Sembra ieri quando, ad inizio 2017, la salita vertiginosa del prezzo di ether portò all’attenzione di un pubblico più ampio il progetto Ethereum.
Fino ad allora, questa piattaforma per smart contract era rimasta oggetto di interesse solo di una più ristretta nicchia di appassionati.
Sono passati ben quattro anni, che è un’era geologica nel mondo cripto. Molto è cambiato da allora, sia in termini di sviluppo che di prospettive per il futuro.
ICO what?!
Negli ultimi anni il progetto Ethereum ha subito una grande evoluzione in molteplici aspetti, che vanno dalle finalità di utilizzo della rete sino all’ambito tecnologico.
Nel 2017 Ethereum acquisisce popolarità per essere divenuta la blockchain di elezione per lanciare le Initial Coin Offering (ICO).
Sono certo che chi si affaccia oggi per la prima volta al mondo cripto, non abbia la più pallida idea di cosa possa essere una ICO.
Senza soffermarci, si tratta sostanzialmente di una modalità di finanziamento di un nuovo progetto, che prevede l’elargizione di un token in favore di chi investe nel progetto (con bitcoin o in particolare ether).
Oggi, strano ma vero, le ICO su Ethereum sono solo un lontano ricordo.
Con l’avvento del nuovo decennio, Ethereum ha iniziato a contraddistinguersi come l’ecosistema di elezione per la finanza decentralizzata (DeFi) basata su blockchain.
Numeri in crescita
Se la matematica non è un’opinione, c’è poco da discutere su quanto Ethereum sia cresciuto in termini di adozione in appena tre anni.
Nella tabella qui sotto si può verificare – numeri alla mano – come il progetto abbia fatto il salto di qualità in una serie di aree, tra cui: indirizzi unici e attivi, numero di transazioni effettuate, fee, utilizzo della rete, fondi bloccati e numero di sviluppatori attivi.

La crescita di Ethereum è definita dall’impatto che ha avuto la DeFi, che sta facendo sì che la rete venga utilizzata al massimo delle sue capacità ogni giorno.
L’ecosistema di Ethereum ha sostanzialmente costruito un sistema finanziario completamente nuovo durante l’abisso del mercato orso 2018-2019.
Ora ne stiamo raccogliendo i risultati. Ethereum è passato dall’essere una piattaforma per sole ICO a qualcosa che genera più valore di Bitcoin di anno in anno.
Un altro elemento che ora contraddistingue l’ecosistema di Ethereum sono le stablecoin, e l’arrivo di Dai in particolare.
Nel 2017 il concetto di stablecoin era poco diffuso. Esisteva praticamente solo Tether sul protocollo Omni di Bitcoin. Su Ethereum non si aveva traccia di stablecoin.
Un altro dato rilevante riguarda il numero di sviluppatori attivi. Secondo la metrica, attualmente ci sono più di 2300 persone che lavorano per migliorare e diversificare la nota piattaforma per smart contract.
Va ricordato che Ethereum è in un processo di transizione per cambiare il suo modello di consenso. La rete ha sempre operato con il protocollo Proof of Work (PoW), ma ora si sta preparando per il passaggio alla Proof of Stake (PoS),
È una transazione che durerà almeno due anni. Richiederà la graduale integrazione dell’attuale PoW chain nel sistema di shards di Ethereum 2.0 (per maggiori informazioni leggi qui).
Insomma, Ethereum continuerà a crescere e non c’è niente e nessuno che possa fare qualcosa per fermarlo.
Sguardo verso il 2021
Il 2020 è stato un anno a dir poco positivo per Ethereum. Si è registrata l’esplosione della DeFi ed è stata posata la prima pietra di Ethereum 2.0 con la fase 0.
Ora che siamo appena entrati nel nuovo anno, diamo un’occhiata a quelle che potrebbero essere le aspettative per il 2021.
DeFi
Tra i fenomeni di rilievo troviamo sicuramente in pole position la DeFi.
Visto il costante sviluppo di cui la DeFi ha beneficiato nel 2020, è praticamente certo che anche nel 2021 questo movimento continuerà a far parlare di sé.
È possibile però che l’anno 2021 possa stravolgere l’attuale classifica dei progetti DeFi, con l’arrivo di nuovi progetti, o l’evoluzione di altri già esistenti.

La mania della DeFi nel 2020 ha però favorito anche il susseguirsi di un numero elevato di hack, e attacchi di ogni tipo, che hanno sfruttato vulnerabilità nell’architettura dei progetti.
A tale riguardo, per l’anno 2021 possiamo auspicarci che gli sviluppatori di smart contract e gli utenti imparino dagli errori del passato e che vengano messe in atto le migliori pratiche.
Un aspetto importante riguarda gli audit sistematici degli smart contract, la cui regolare assenza è stata la causa principale di troppi hack nel 2020.
Si tratta di uno step di maturazione necessario per Ethereum. Se la community nel suo insieme non applica le migliori pratiche, la DeFi su Ethereum potrebbe vedere la sua reputazione rovinata.
Ethereum 2.0 Fase 1
Impossibile parlare di Ethereum senza affrontare l’argomento Ethereum 2.0. Infatti la fase 0 di Ethereum 2.0 ha già fatto il suo esordio il 1 dicembre 2020. Questa fase è la prima di un percorso a più step che abbraccia diversi anni.
Se la fase 0 mirava a creare la Beacon Chain, la spina dorsale di Ethereum 2.0, la fase 1 introdurrà i cosiddetti shards.
Gli shards hanno la particolarità di consentire la suddivisione della blockchain in una moltitudine di sotto-reti, responsabili dell’esecuzione indipendente dei loro dati. Gli shards sono parte integrante della strategia di scaling di Ethereum.
Secondo gli annunci della Fondazione Ethereum, la Fase 1 potrebbe vedere la luce nel 2021. Ma Ethereum 2.0 è abituato ai ritardi, e non è escluso che queste scadenze non vengano rispettate.
Affermazione delle soluzioni di secondo livello
Sebbene eccellente per Ethereum in termini di adozione, il 2020 non ha però risolto i limiti di scalabilità della blockchain. La rete si è trovata congestionata troppe volte, con conseguente aumento significativo delle fee di transazione.
Questi periodi di paralisi per la rete hanno avuto molti effetti negativi e, oltre a infastidire gli utenti, hanno causato anche la perdita di diversi milioni di dollari.
Possiamo sperare che il 2021 sia l’anno dell’affermazione delle soluzioni di secondo livello (o L2).
Ethereum 2.0 dovrebbe risolvere i problemi di scalabilità e dare un boost alle prestazioni di Ethereum. Ma questo aggiornamento non sarà completamente implementato nel 2022, o anche nel 2023. È pertanto essenziale mettere in atto soluzioni già ora, in attesa del completo rilascio della nuova versione di Ethereum.
Nel 2020 sono stati fatti molti progressi nelle soluzioni di secondo livello di Ethereum. Si può citare in particolare il lavoro svolto da OMG Network, DiversiFi e Loopring.
Molti giganti della DeFi hanno già annunciato il loro desiderio di migrare le loro applicazioni al secondo livello, come Uniswap, Aave o Synthetix.
Arrivo di nuovi investitori
Con l’ascesa della DeFi e la moltiplicazione delle opportunità che offre questa blockchain, sempre più investitori tradizionali si stanno tuffando sull’asset nativo di Ethereum, ether.
Già nel 2020 abbiamo potuto assistere a noti gestori di fondi, come Grayscale, offrire soluzioni di investimento basate su Ethereum.
E i risultati sono chiari. Nell’ultimo trimestre del 2020 il fondo ha registrato un afflusso di 204 milioni di dollari, dieci volte di più rispetto al 2019.
Allo stesso tempo, nel 2020 è esploso anche il volume delle opzioni su Ethereum (il prodotto finanziario preferito dagli investitori istituzionali).

Ethereum è sul punto di diventare un asset comunemente presente nei portafogli di molti asset manager.
In effetti, l’anno 2020 ha permesso a bitcoin di diventare familiare tra gli investitori istituzionali, anche tra coloro che erano fermamente contrari qualche anno fa.
Se bitcoin oramai è spinto anche dall’afflusso dei cosiddetti “smart money”, la seconda cripto a beneficiare di questo fenomeno non potrà che essere ether.
Un occhio alla concorrenza
Ethereum non è solo nella corsa delle blockchain alla conquista del settore degli smart contract. Nel corso degli anni sono emersi molti concorrenti che hanno provato a detronizzare Ethereum.
Blockchain come Polkadot, Cosmos o Avalanche proveranno in tutti i modi a risolvere i problemi incontrati da Ethereum prima di Ethereum 2.0 e ad accaparrarsi parte della sua community.
È quindi imperativo per Ethereum continuare ad evolversi già prima del rilascio finale di Ethereum 2.0.
Come abbiamo evidenziato più volte su queste pagine, l’affermazione delle soluzioni di secondo livello deve considerarsi la strada maestra. Ma anche la proliferazione di soluzioni di privacy potrebbe essere di grande aiuto per una serie di casi d’uso.
Non ci resta che auspicarci che il 2021 possa essere un anno positivo almeno tanto quanto il 2020.
Buon 2021!
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