Per quanto da fuori di testa, quel che stai per leggere è basato su fatti reali. Te ne porteremo le prove nel corso di questa pagina.
Ti stanno spiando, sanno tutto di te e vendono i tuoi dati ad altri.
C’è qualcuno (e qualcosa) che ti sta spiando, ogni giorno, da diversi anni.
Sanno tutto di te. Ti seguono ovunque tu vada.
Ti osservano persino quando sei a casa.
Prendono nota di tutto ciò che dici o fai, hanno persino piazzato delle cimici nella tua casa, auto e cellulare.
Perché lo fanno?
Potremmo avallare diverse ipotesi, ma certamente lo fanno per denaro.
La cosa più assurda?
È che sei stato tu a pagarli per spiarti 24 ore su 24
Stiamo dicendo che stai pagando qualcuno per farti le pulci.
E non sei l’unico a farlo.
Ma forse non è completamente colpa tua. È probabile che anche tu sia stato tratto in inganno da qualcuno molto bravo a manipolare le persone ignare.
Un’associazione, di certo non per i diritti umani, che ti spia 24 ore su 24 per poi rivendere queste informazioni al miglior offerente e fare miliardi svendendo la tua vita privata.
Loro sanno tutto di te
Sanno di te più di quanto tu stesso pensi di sapere.
- a che ora ti sei alzato;
- con cosa hai fatto colazione;
- a che ora sei andato a lavoro;
- se ti sei lavato oppure no;
- chi hai incontrato;
- di cosa avete parlato;
- quali posti hai frequentato;
- quanti chilometri hai percorso oggi;
- che film hai visto;
- che musica hai ascoltato;
- quante volte sei andato in bagno;
- ...la lista è lunga.
Se pensi tutto questo sia impossibile ti sbagli.
E fra poco lo vedrai con i tuoi occhi.
A spiarti non è un essere umano, bensì un’intelligenza artificiale.
Una tecnologia armata di algoritmi avanzati ed installata sui gadget digitali che hai acquistato nel corso degli anni.
Li abbiamo fatti entrare nella nostra vita con il nostro permesso
(e loro si sono presi tutto)
Sai che lo smartphone e la maggior parte delle sue applicazioni monitorano costantemente tutto ciò che dici, che fai e soprattutto dove lo fai?
Sapevi che Amazon Echo, così come anche Google Assistant, registra le tue conversazioni ai fini di “migliorare il loro servizio” (è la scusa ufficiale).
Nella grande memoria – ovvero gli enormi server digitali ai quali questi dispositivi sono collegati – c’è scritta tutta la tua vita, dal primo momento in cui hai iniziato ad utilizzare questi gadget tecnologici digitali fino ad oggi.
“In questi anni hanno preso nota di tutto ciò che hai detto e fatto. Ed oggi sanno più di te di quanto tu stesso possa ricordare.”
Potresti pensare “chi se ne frega”. Per questo crediamo sia giusto ricordarti cosa implica tutto questo (visto che non saranno loro a dirtelo):
Stato, forze dell’ordine ed organi di controllo vari, più le grandi multinazionali, possono accedere a questi dati con una facilità disarmante, perché tu ingenuamente glielo stai permettendo.
In America, ad esempio, il videocitofono di Amazon è collegato ad un network online dentro il quale vengono condivisi tutti i video registrati e ai quali la polizia può accedervi in qualsiasi momento senza un mandato.
Hai idea di cosa questo significhi?
Stanno costruendo da anni la più grande arma di controllo delle masse.
E la cosa più assurda è che siamo noi a PAGARE PER FARCI CONTROLLARE!
Pur di acquistare e possedere l’ennesimo giocattolo tecnologico tirato fuori dal loro grande cilindro, siamo disposti a svendere la nostra libertà. Non gli diamo più alcun prezzo.
La situazione è più grave di quel che immagini
Istintivamente, nel corso dei secoli, siamo stati abituati a riconoscere come invasori coloro che entrano senza permesso nel nostro territorio.
Quando qualcuno ci spia fisicamente, magari di nascosto dalla finestra, sentiamo che stanno violando la nostra privacy. Ma non abbiamo maturato ancora la sensibilità di avvertire come invasione anche la presenza di uno strumento tecnologico potenzialmente capace di spiarci.
Così tutte le sere abbassi accuratamente le serrande e chiudi le finestre di casa tua, ma tieni acceso l’assistente vocale in casa.
Controlli di aver chiuso a chiave l’auto, il garage e la porta di casa, ma non ti preoccupi di spegnere il gps del tuo smarphone o di cancellare la cronologia del tuo computer con tutte le password salvate.
Quando è stata, ad esempio, l’ultima volta che ti sei preso la briga di leggere “Termini e Condizioni” prima di cliccare sul pulsante “Ho letto e accetto”?
Quante persone a questa domanda risponderebbero: non l’ho mai fatto? Ma perché poi preoccuparsi se qualcuno raccoglie informazioni su di te?
Vivere in un Grande Fratello Globale
Riesci ad immaginare come sarebbe vivere in un Truman Show costante o un Grande Fratello Globale, dove tutti sanno tutto di te e in ogni istante?
Significherebbe ZERO PRIVACY.
Se hai vissuto o vivi in un piccolo paesino, forse tu sai cosa significa essere costantemente giudicati.
In un Grande Fratello globale, la quasi totalità delle persone smetterebbero presto di pensare, fare o dire qualcosa di diverso dal pensiero comune, pur di non essere giudicate, o peggio ancora, condannate.
Gente come Einstein, Rita Levi Montalcini, Lev Tolstoj, Giuseppe Verdi, Freud e tanti altri verrebbero derisi e condannati a morte al primo segno di “pazzia” o avversione ai luoghi comuni attuali.
“Anziché evolverci, torneremmo ad essere delle scimmie non pensanti, messe davanti a uno schermo e comandate da un’intelligenza artificiale.”
E questo, pensa, è il problema meno grave.
Ci lasceranno la libertà di respirare?
Immagina un mondo dove tutti sanno tutto di tutti, in primis le forze dell’ordine, lo Stato e le multinazionali.
Non so tu, a noi somiglia molto ad una gabbia.
Immagina cosa sarebbe successo in passato se un potere del genere fosse stato nelle mani dei Nazisti, dei Comunisti o di alcuni dei tanti dittatori che la storia dell’umanità ci ha generosamente regalato.
Oggi probabilmente non ci sarebbe più traccia degli esseri umani perché ci saremmo sterminati a vicenda da tempo.
...fare l’amore sarà illegale?
E se un bel giorno chi sta al potere decidesse che fare l’amore sia illegale? Che per il bene di tutti dovremmo restare a distanza di almeno 2 metri e i figli potremmo produrli solo in provetta con un numero di nascite ben controllato dal governo?
Considerando che ancora oggi l’uomo si ammazza per il diverso colore della pelle, hai idea di cosa significherebbe non avere più uno stralcio di Privacy?
E se stessimo giocando con il fuoco senza accorgercene?
Fatti recenti come il Covid19 – a prescindere da quale sia il tuo pensiero al riguardo – dimostrano chiaramente che più loro sanno di noi, più dati ottengono, più possono persuaderci e manipolarci.
E questa non è una ipotesi, ma fatti che tutti abbiamo vissuto nel 2020.
I segreti di Amazon, Google e Facebook
Ti sei mai chiesto come fanno Amazon, Google e Facebook a metterti prontamente davanti agli occhi proprio gli annunci di ciò che stavi pensando di acquistare?
Non trovi inquietante che se in un locale noti una persona interessante, con buone probabilità il giorno dopo te la ritrovi tra i suggerimenti di Instagram o Facebook?
E come fa Google News, così come anche Facebook e Youtube, a farti comparire sempre notizie “super interessanti” che non riesci proprio a non guardare e commentare?
Mi dirai:
«Beh, in base ai siti web che visiti, Facebook e Google tracciano i tuoi interessi e quindi ti propongono contenuti e pubblicità correlate.»
Non esattamente. Queste multinazionali sono andate ben oltre. Utilizzano un’intelligenza artificiale, armata di algoritmi e learning machine, di cui loro stessi non comprendono più il funzionamento.
Macchine molto più intelligenti della nostra mente umana a cui è stato dato come unico obiettivo quello di spremere i nostri dati fino al midollo.
Più sanno di te, più possono manipolarti
Il modo più efficace per nascondere qualcosa è metterla davanti agli occhi di tutti.
La strategia delle multinazionali che oggi comandano il mondo è chiara: offrire servizi gratis e rivendere informazioni su di te al miglior offerente.
Un report di Digtal Content Next intitolato “Google Data Collection Paper” mostra come:
- un cellulare Android, così come ogni parte dei servizi di Google, viene costruita appositamente per l'acquisizione di dati personali.
- Chrome informa Google sulla tua navigazione web: dove vai, cosa cerchi, quanto tempo rimani su un sito e così via.
- Google Maps informa Google sulla tua posizione, la tua destinazione e il percorso che stai seguendo.
- L’app di messaggistica di default di Android permette a Google di leggere e analizzare interamente le tue conversazioni.
- Quando scatti una foto, Google salva le informazioni dello scatto (data, ora, posizione...) anche se non utilizzi Google Photos.
- Quando effettui domande all’assistente vocale di Google, ogni tua richiesta viene catalogata nel tuo profilo e associata a te.
Potrei andare avanti per ore parlando solo di Google. Ma non credere che su Facebook, Instagram, TikTok, Amazon, Alibaba, etc. la situazione sia migliore.
Protezione dei dati e il gioco delle tre carte
Oggi ci sono tante applicazioni interessanti per proteggere “nome”, “cognome”, “password” e qualche altro dato che riteniamo importante.
Persino le Big Company ti forniscono una serie di strumenti per “proteggere i tuoi dati sensibili” ed hanno anche inserito protocolli di cifratura per “garantire la tua sicurezza e la tua privacy”.
Ma questo è solo il gioco delle tre carte perché a loro i tuoi dati sensibili non servono, a loro bastano i tuoi metadati per sapere tutto di te e sfruttarti.
Il grande segreto: i metadati
L’associazione non a scopo di lucro Electronic Frontier Foundation porta un ottimo esempio al riguardo:
- Loro sanno che hai chiamato una linea erotica alle 2:24 del mattino ed hai parlato per 18 minuti. Ma non sanno di cosa hai parlato.
- Sanno che hai chiamato il numero per la prevenzione dei suicidi mentre eri su un ponte. Ma l’argomento della conversazione resta segreto.
- Loro sanno che hai parlato con un servizio che fa test per l’HIV, poi con il tuo medico e poi con il gestore della tua assicurazione sanitaria. Ma non sanno di cosa avete discusso.
- Loro sanno che hai chiamato un ginecologo, gli hai parlato per mezz’ora, e poi hai chiamato il consultorio locale. Ma nessuno all’interno di queste multinazionali sa di cosa avete parlato.
Dici che serve davvero sapere di cosa hai parlato per costruire un quadro chiaro della tua vita?
Stewart Baker, console generale dell’NSA, una volta dichiarò:
“I metadati dicono praticamente tutto riguardo la vita di qualcuno. Se hai sufficienti metadati, non hai neanche bisogno dei contenuti. […] Uccidiamo la gente basandoci sui metadati.”
Capisci adesso come ci stanno ingannando?
Qui non si tratta di proteggerti da un possibile furto dei dati della tua carta di credito, sebbene consigliato. Qui si tratta di proteggere i tuoi dati e metadati da gente che può fare di te ciò che vuole se ne entra in possesso.
Come hanno piazzato cimici nelle nostre case
C’era una volta un general manager che guardando i dati d’uso dei portatili, dei tablet e dei cellulari disse:
«Non va bene, non va proprio bene.»
«In che senso non va bene?» Risposero i suoi sottoposti.
«Non va bene, perché quei device sono utilizzati soltanto 5-6, massimo 10 ore al giorno, mentre a noi servono nuovi dati.»
Un timido ingegnere disse scherzando:
«ehhhh… ora gli piazziamo un microfono in casa, così li spiamo 24 ore su 24!»
«GENIO!»
La sala conferenze impallidì ma il general manager non scherzava. Così decisero di piazzare un microfono in tutte le case, anzi in tutte le stanze, anche se c’era un “piccolo” problema da risolvere: per legge, teoricamente, non potresti farlo.
Ma le risorse delle multinazionali sono infinite, così qualche genio creativo del reparto marketing tirò fuori una meravigliosa soluzione: gli assistenti vocali per la casa.
Una spia in casa
24 ore su 24
«Ciao Gianni, bentornato a casa».
È l’innocuo messaggio del tuo Amazon Echo che si traduce in un’informazione inviata al server centrale, ovvero la grande memoria:
“Gianni il giorno x è tornato alle ore y”.
E così via per tutte le altre interazioni e non interazioni che avrai con il tuo Amazon Echo o Google Assistant:
“A Gianni piace la musica rock.”
“Gianni la sera guarda film prettamente Fantasy.”
“Gianni vive con 3 persone e secondo il bluetooth in casa ci sono un iPhone, 2 samsung, 1 tablet, 1 Playstation e 1 Mac Air.”
“Gianni la domenica non è mai in casa.”
“Gianni sullo store di Amazon ha comprato un nuovo martello.”
“Gianni sabato ha avuto gente a casa.”
E pensa che hai pure pagato per metterti questa spia in casa. Però magari sei stato furbo, l’hai comprata a prezzo scontato durante il Black Friday…
Ma cosa cavolo è quindi la privacy?
Abbiamo trovato la risposta in un meraviglioso TedTalk del giornalista d’inchiesta Glenn Greenwald ed ecco il nostro riassunto:
«La privacy è uno spazio in cui non possiamo essere infastiditi, dove non possiamo essere osservati e il tuo comportamento non può essere giudicato, se non da te stesso.
Ed è in questo spazio che cresci come essere umano perché qui rifletti, crei, sperimenti, valuti e vagli tutto ciò che hai in tuo possesso.
E quando non possiamo essere infastiditi, dove non possiamo essere osservati… siamo davvero noi stessi.»
Glenn Greenwald
Quindi è così che rispondi a chi ti dice:
“Ehi, se vuoi la privacy devi essere un terrorista o un criminale!” oppure “Non ho bisogno di privacy perché non ho nulla da nascondere“.
Quando incontri uno di questi giustizieri della notte prova a fargli questo gioco:
chiedigli di annotare su un foglio, che poi ti consegnerà apertamente, tutte le sue password: carte di credito, email, email secondarie, usa e getta, account facebook, account instagram e tutti quegli account con nomi falsi o inventati che utilizza.
Non dovrebbe avere problemi a farlo, visto che non ha nulla da nascondere.
Noi abbiamo fatto questo “gioco” per un po ‘di tempo a diversi conoscenti, e NESSUNO, ma proprio nessuno, ci ha mai inviato anche una sola password.
La privacy è spesso l’habitat della tua vera personalità, la tua essenza come essere umano.
“La tua Privacy è il luogo in cui puoi capire, imparare, scoprire, analizzare, interiorizzare, giudicare, decidere i tuoi comportamenti, capire cosa è bene e cos’è male per te.”
E quando questi tuoi pensieri, emozioni, opinioni ed esperienze di vita diventano di dominio pubblico, raccolti in un database centrale, stai dando accesso diretto ai tuoi istinti ed impulsi primordiali.
Sei praticamente vulnerabile, soprattutto se dall’altra parte c’è un’intelligenza artificiale, programmata per mungerti fino all’esaurimento della tua linfa vitale.
“Chi dice che la Privacy non conta, finisce sempre per mettere una password al suo facebook e un pin al cellulare”
– Glenn Greenwald (TEDx Speaker) –
Mark Zuckerberg, il fondatore di Facebook, ha rivelato durante una sua intervista che il concetto di privacy è ormai superato e non è niente più che una banale norma sociale.
Ma il caro sostenitore della NONPRIVACY ha acquistato poi una casa a Beverly Hills più tutte le ville disposte attorno ad essa, giustificando il suo bizzarro comportamento con questa dichiarazione: «l’ho fatto per assicurare un po’ di privacy alla mia famiglia.»
Ma come? Non aveva detto, proprio lui, che la privacy fosse un concetto superato?
“Se circa dieci anni fa gli enti di sicurezza americani – leggi pure enti di controllo – iniziarono a finanziare Facebook, non credi sia arrivato il momento di farsi le giuste domande, piuttosto che continuare a sparare risposte a caso?”
Quindi cosa dovremmo fare? Buttare smartphone, computer, console, droni e smartwatch nel cassonetto e tornare a vivere come eremiti tra le montagne?
No!
Esistono alternative meno drastiche che non implicano il rinunciare alla tua vita sociale.
L’ULTIMA CHIAMATA
Che te ne sia reso conto o meno, anche tu oggi sei ad un bivio. E sei chiamato a scegliere tra:
LIBERTÀ CONSAPEVOLE
VS
SCHIAVITÙ DIGITALE
Quella stessa tecnologia digitale che in questi anni ci ha permesso di evolvere in molti settori, ben presto potrebbe diventare una cella da cui sarà quasi impossibile riuscire a scappare.
“Molte piattaforme digitali purtroppo oggi si finanziano con la pubblicità. Sono gratuite, certo, perché il prodotto da vendere sei tu, i tuoi dati e la tua libertà, al migliore offerente.”
Gli ultimi eventi hanno chiaramente dimostrato che stiamo rischiando di diventare schiavi di un sistema che ci obbliga a fare e PENSARE quello che lui vuole.
Proteggersi dallo Stato e dalle multinazionali, smetterla di essere la loro vacca da mungere, è un imperativo perché se non decidi oggi, domani sarà troppo tardi.
E non t’illudere:
“L’unica persona che oggi può salvaguardare la tua libertà, la trovi solo e soltanto guardandoti allo specchio.”
La buona notizia è che oggi puoi riprenderti la tua Privacy grazie all’arsenale di armi digitali che abbiamo a disposizione.
E puoi proteggere te e chi ami, se impari ad utilizzare i giusti strumenti.
Strumenti di cui, per ovvi interessi, quasi nessuno ne parla. Ma che esistono e stanno dando vita a quella che ci piace definire “la rivoluzione per la libertà”.
Se hai compreso il problema, e condividi con noi l’ardente voglia di trovare una soluzione e dare una sterzata al futuro, benvenuto nella cerchia dei Freedom Fighters.
A marzo 2020, con l’esplosione del coronavirus in Italia, abbiamo sentito una cappa di energia nera ricoprire il nostro paese ed il mondo intero. E così, dal mese successivo, abbiamo cominciato a lavorare ad una soluzione per la libertà.
Abbiamo riunito alcuni Freedom Fighters del nostro gruppo di lavoro, così dopo qualche settimana è nato un percorso volto a rimettere nelle tue mani i tuoi dati, la tua privacy… la tua vita.
Come proteggere i tuoi dati nell’era del Grande Fratello
PrivacyPRO è il programma di autodifesa digitale più completo in lingua italiana.
Emanuele Di Vita, ingegnere informatico e profondo sostenitore della tecnologia digitale etica, Roy Reale, impegnato da oltre 10 anni nella ricerca dei cicli evolutivi della storia, e l’intero gruppo EtherEvolution si sono riuniti per mettere insieme il miglior arsenale per l’autodifesa digitale disponibile allo stato attuale.
Un vero e proprio programma che rappresenta lo stato dell’arte sulla Privacy.
In PrivacyPRO ti mostreremo:
Quale smartphone ti conviene scegliere per proteggere la tua privacy.
Perché la scelta del tuo prossimo smartphone può cambiare le sorti della tua privacy.
Come eliminare, nel modo giusto, tutte le cimici che hai sparso per la casa.
I veri sistemi di domotica che non invadono la tua privacy e che ti faranno buttare nell’immondizia le spie che chiami “assistenti vocali”.
Le 15 armi di autodifesa digitale più potenti allo stato attuale
Qui sfatiamo i falsi miti sulla sicurezza informatica, come ad esempio la fuffa che gira attorno al mito delle VPN ed il loro presunto super potere di renderti invisibile e non tracciabile.
Come blindare le tue password con uno strumento antico ma incredibilmente efficace.
L’unico sistema in grado di proteggere al 99% le tue password (e qual è l’unico preciso caso in cui non può farlo)
I segreti dei (social) network federati
Leggi pure: come alzare il dito medio la prossima volta che Zuckerberg e Co. proveranno ad invadere la tua privacy. Qui sfatiamo i falsi miti sulla sicurezza informatica, come ad esempio la fuffa che gira attorno al mito delle VPN ed il loro presunto super potere di renderti invisibile e non tracciabile.
PrivacyPRO è una Full immersion di oltre 5 ore in video, audio e slide.
Uno strumento di autodifesa digitale che al giorno d’oggi non puoi più permetterti di non avere.
Update Costanti
E siccome le tecnologie digitali sono in continua evoluzione, PrivacyPRO riceverà update costanti.
Sarà nostra cura monitorare ed aggiornare i contenuti.
Ogni volta che incorreranno importanti modifiche provvederemo ad aggiornare il programma. Ti avvertiremo poi degli aggiornamenti direttamente in email.
Emanuele Di Vita, ingegnere informatico e profondo sostenitore della tecnologia digitale etica, Roy Reale, impegnato da oltre 10 anni nella ricerca dei cicli evolutivi della storia, e l’intero gruppo EtherEvolution si sono riuniti per mettere insieme il miglior arsenale per l’autodifesa digitale disponibile allo stato attuale.
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Ogni volta che incorreranno importanti modifiche provvederemo ad aggiornare il programma. Ti avvertiremo poi degli aggiornamenti direttamente in email.
Ecco un’ulteriore lista di contenuti inclusi nel programma PrivacyPRO
- le 12 più potenti armi che oggi hai a disposizione per proteggere i tuoi dati con il coltello tra i denti;
- 3 trucchi per difendere la tua privacy, anche se utilizzi regolarmente lo smartphone e non vuoi fare l’eremita tra boschi e montagne;
- Da dove deriva oltre l’80% degli introiti che fa Google e come questo ti riguarda
- Quali sono i due potenti network che controlla Google e perché questo ti aiuterà a chiudere il cerchio sul Truman Show che stai vivendo
- Perché nella gran parte dei casi una VPN non ti aiuterà e quali sono i casi d’uso in cui una Vpn farà davvero la differenza nella tua vita
- Come affidarti ad un servizio Vpn che fa uso di ex basi militari come suo “magazzino”, che protegge i tuoi dati ad un 1 km sotto terra, e che fa rimbalzare il traffico tante di quelle volte da far venire il mal di testa a chi volesse anche solo provare a capire che sei tu il punto di origine della richiesta
- i falsi miti diffusi maliziosamente in rete riguardo la sicurezza, ma che in realtà ti stanno rendendo vulnerabile esattamente come tutti gli altri;
- come navigare su internet anonimamente e in totale sicurezza con lo stesso sistema che ha messo in ginocchio i più importanti organi di sicurezza al mondo;
- 5 estensioni che devi assolutamente installare sul tuo browser per evitare che gli altri invadano la tua privacy e accedano ai tuoi dati;
- Differenze tra UDP e TCP, quando usarli per la tua VPN
- Ti sei mai chiesto perché Google ha permesso l’installazione gratuita di Android nei telefoni Samsung, Huawei, Lg, Sony e molti altri?
- Come creare profili VPN personalizzati
- quali sono i 2 migliori servizi di posta cifrata al mondo e come utilizzarli;
- come creare password a prova di hacker (e qual è l’unico preciso caso in cui potresti essere attaccato);
- 2 strumenti per gestire i tuoi pagamenti digitali, evitando che loro sappiano dove e come spendi il tuo denaro;
- come evitare di perdere i tuoi dati con 2 potenti strumenti di crittografia avanzata;
- l’unico sistema di domotica per la tua casa che tiene protetto e al sicuro il tuo nido familiare;
- e molto molto altro.
Una precisa strategia per riprendere in mano la tua Privacy
I contenuti che trovi nel programma PrivacyPRO sono frutto di ricerche, studi e messa in pratica di un percorso cominciato 20 anni fa.
Emanuele è letteralmente ossessionato dalla Privacy e dalla protezione dei propri dati, al punto da aver bandito totalmente Facebook e Google dalla sua vita personale e professionale.
E la risposta è che si può vivere anche senza queste due Big Company perché esistono alternative molto più etiche con le quali poter fare le stesse cose, senza rinunciare alla tua libertà e alla tua privacy. E senza vivere sotto censura.
Quanto ti sta costando aver ceduto fette enormi della tua privacy?
Questa è probabilmente una lotta contro ciò che di più importante abbiamo in questa vita e che qualcuno lentamente ci sta togliendo: la libertà di scegliere e pensare con la nostra testa.
Neanche il Dio e gli Dei raccontati nei vari testi sacri avevano mai osato così tanto. Persino le religioni, ognuna con i suoi dogmi limitanti, hanno sempre professato il libero arbitrio.
Ma a quanto pare la tecnologia, e chi oggi la controlla, non conosce limiti.
Quanto ti sta costando non avere più uno stralcio di privacy? E soprattutto, quanto potrebbe costarti da qui in avanti?
Quanto sei disposto ad investire, in quantità di tempo e denaro, per tenerti stretto quel briciolo di libertà rimasta? Per preservare il diritto a proteggere te stesso e le persone a te care?
Creare PrivacyPRO è stato lungo e faticoso.
Abbiamo impiegato mesi di full immersion in ricerche e test vari, perché un conto è conoscere l’argomento ed applicarlo nella tua vita da ingegnere informatico, diverso è spiegare agli altri come fare, rendendo tutto semplice al punto da poter essere applicato anche da chi non ha grande dimestichezza con un computer.
Perché questo è stato il nostro obiettivo sin dal principio: aiutare chiunque tenga alla propria privacy a districarsi tra le maglie del Grande Fratello.
Crediamo che rendere fruibili ed applicabili concetti spesso molto tecnici sia stata la sfida più grande che ci siamo dati con PrivacyPRO.
Dopo mesi di lavoro e di test effettuati su persone che partivano da zero con il tema privacy, sentiamo di aver centrato il nostro obiettivo avendo dato vita a qualcosa di unico online oggi.
Il costo di questo programma è dato da diversi fattori che vanno oltre il lavoro impiegato per la sua realizzazione.
La privacy è un concetto fluido, nascono costantemente nuovi tools e strategie per proteggerti dal Grande Fratello e noi vogliamo consegnarti nelle mani qualcosa che sarà costantemente valido.
In altre parole, prendi PrivacyPRO una sola volta oggi, ma sarai sul pezzo per proteggere la tua privacy per il resto della tua vita.
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Ci riserviamo il diritto di incrementare in qualsiasi momento e senza preavviso il prezzo di accesso al programma PrivacyPRO.
Dubbi o Domande?
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In più, accedendo oggi a PrivacyPRO avrai diritto a 2 speciali Bonus
(di cui ti promettiamo non potrai più farne a meno)
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Grazie a questi video sarai in grado di replicare tu stesso i settaggi che utilizza Emanuele per proteggere i suoi dati dal Grande Fratello.
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E lasciaci sottolineare che poter accedere alla mente di Emanuele è un po’ come attingere al Santo Graal della privacy, la sicurezza e la tecnologia digitale etica.
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Un potente alleato il cui arsenale ti aiuterà a riprendere il pieno possesso della tua Privacy e, soprattutto, della libertà di poter scegliere se, dove e come condividere i tuoi dati.
Perché solo quando avrai il pieno controllo della tua Privacy potrai dire di avere il pieno controllo sulla tua vita privata. E tutto questo, senza dover rinunciare ad utilizzare internet ed i dispositivi elettronici che fanno parte del nostro mondo.
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Da Emanuele ed il gruppo EtherEvolution
P.S.
PrivacyPRO è un programma digitale in streaming al quale accedi dopo pochi minuti dall’acquisto direttamente dal tuo computer, smartphone o tablet.
