Nei precedenti articoli dedicati a Fibonacci trading abbiamo focalizzato l’attenzione sulle due maggiori funzioni che un trader non può ignorare, ovvero l’estensione ed il ritracciamento di Fibonacci, entrambi questi strumenti si concentrano sull’identificazione di alcuni livelli verso cui il prezzo potrebbe dirigersi, oggi invece con la time zone di Fibonacci andremo a vedere un aspetto legato più ai cicli temporali.
Cos’è la time zone di Fibonacci?
La time zone di Fibonacci è uno strumento di analisi tecnica che ci permette di identificare all’interno di un grafico quelli che possono essere dei punti temporali in cui l’andamento del prezzo potrà subire delle variazioni.
Ogni intervallo di tempo, per l’appunto definito time zone, è diviso secondo la sequenza di Fibonacci, ovvero ogni intervallo di tempo è la somma dei due precedenti (1,2,3,5,8,13,ecc), infatti più ci spostiamo negli intervalli successivi e più notiamo che questi hanno maggiore spazio, mentre i primi tre intervalli (0-1,1-2 e 2-3) avranno la stessa misura.
Come si usa la time zone di Fibonacci su TradingView?
Utilizzare la time zone di Fibonacci su TradingView è molto semplice, dopo esserci collegati ed aver aperto il grafico di nostro interesse troviamo lo strumento nel menù laterale, nel punto che vedi nell’immagine che segue.
Una volta selezionato lo strumento quello che dovremo fare è tracciare due punti A-B.
Questi due punti possono essere due massimi, due minimi oppure un minimo ed un massimo (o viceversa).
Identificati i nostri due punti di partenza lo strumento definirà automaticamente le varie time zone e quindi potremmo avere una indicazione temporale su dove ricadrà il prossimo potenziale momento interessante all’interno del mercato.
Un esempio pratico di uso della time zone di Fibonacci
Facciamo un esempio pratico, nel grafico che vedi mi trovo su ETHUSD Kraken con candele giornaliere, ho scelto come punto A un massimo di Luglio e come punto B il minimo di Agosto.
A seguire puoi notare tu stesso come la time zone definita automaticamente dallo strumento sia quasi nel punto del minimo di Settembre da cui ne è seguito, almeno per il momento, un cambio di trend che ha fatto recuperare valore al prezzo di ETH.
Nota bene: questo non implica che nel punto 3 ci debba essere necessariamente un nuovo cambio di tendenza o che debba avvenire qualcosa di importante.
In quel punto potrebbe esserci un’ulteriore spinta rialzista, una nuova spinta a ribasso o semplicemente l’avvio di un periodo di lateralità, semplicemente quindi dobbiamo comprendere che le linee che delimitano le varie time zone non equivalgono ad un indicatore come ad esempio MACD che nel punto di incrocio indica un inversione del prezzo ma semplicemente possiamo definire questi dei cicli temporali basati sul rapporto di Fibonacci.
Come abbiamo visto per gli altri tool di Fibonacci se tracciando più di una time zone troviamo dei punti di sovrapposizione questo indica molta forza in quel punto e quindi potrebbe essere un momento temporale sentito dal mercato in cui potrebbe avvenire qualcosa di importante con maggiori probabilità.
Allo stesso tempo dobbiamo sempre tenere in considerazione una sorta di intervallo di tolleranza, quindi non dobbiamo aspettarci esattamente qualcosa nel giorno specifico in cui ricade la linea nel grafico, come vedi anche dall’esempio fatto sopra il minimo importante è avvenuto il giorno successivo alla linea 2 e l’inversione è iniziata il giorno ancora dopo.
Anche per questa puntata dedicata a Fibonacci trading è tutto e se hai domande o dubbi su questo o sugli altri strumenti visti nel corso di questa mini rubrica lasciami pure un commento e ti risponderò con piacere. Inoltre se vuoi conoscere gli studi e le analisi del mercato su Ether e non solo, fatte dal nostro team di ricerca e sviluppo, all’interno del nostro laboratorio di analisi dei mercati, compila il seguente form e vieni a scoprire subito 3 video direttamente dalla DM cripto.
Commenti