I primi contratti futures su Ethereum saranno probabilmente negoziati su uno scambio di derivati regolamentati negli Stati Uniti entro il prossimo futuro, rendendo la seconda criptovaluta più grande disponibile ai mercati istituzionali.

Il lancio di bitcoin futures sulle borse statunitensi Cboe e CME dovrebbe essere un evento spartiacque, introducendo un’ondata di liquidità all’ecosistema bitcoin e trasformandolo in uno strumento finanziario mainstream. Tuttavia, gli analisti che seguono il settore credono fermamente che l’effetto a catena di questi contratti futures si riverserà sui più ampi mercati delle criptovalute.

Stando alla rete di notizie finanziarie Cheddar, il co-fondatore di Ethereum Joseph Lubin ha definito l’avvento dei future bitcoin come una garanzia non solo del bitcoin ma anche della natura fondamentale della criptovaluta stessa.

“Penso che ciò significhi che le istituzioni finanziarie reali stanno prendendo molto seriamente questa nuova forma di denaro o merce, prevedendo che nel prossimo futuro la SEC approverà gli ETF basati su cripto.”

ha detto Lubin.

Lubin, che ha anche fondato la società di sviluppo di software blockchain ConsenSys, ha fatto un ulteriore passo in avanti, suggerendo che presto ci sarebbero stati ETF non solo per bitcoin ma anche per ethereum. Dato che la principale obiezione della SEC agli ETF bitcoin è che i prodotti di base proposti dal fondo – i bitcoin futures – non esistono attualmente, questo ha indicato che Lubin riteneva che i futures ethereum si stessero profilando all’orizzonte.

Quando è stato invitato a dare una data esatta, ha esitato, anche se ha lasciato intendere che non si aspetta passino troppi mesi al momento in cui vedremo questi prodotti.

Criptovaluta come asset class

Anche se il bitcoin è la criptovaluta dominante di quasi tutte le metriche è solo il primo di una classe di attività emergenti.

Lo sviluppo e il rilascio di derivati ​​di criptovaluta probabilmente tracceranno una rotta simile a un’altra asset class a cui viene spesso confrontata: i metalli.

Dopo la drammatica ascesa di quest’anno, così come la capacità di recupero nei confronti di regolatori ostili del governo e divisioni controverse nella comunità di sviluppo, i bitcoin hanno conquistato il nomignolo di “oro digitale”. Come l’oro, il bitcoin è un deposito di valore, costruito appositamente per l’economia digitale.

I mercati dei futures sarebbero considerevolmente più snelli se si limitassero alla merce più preziosa in una classe di attività. I metalli preziosi come il platino, l’argento e il palladio sono presenti in modo predominante nella maggior parte delle borse, così come i metalli industriali e di base come il ferro, l’acciaio e l’alluminio.

Allo stesso modo, mentre i criptoassets continuano a crescere e maturare in una classe di attività consolidata, gli scambi cercheranno di ampliare le loro offerte di criptoasset per includere una serie di opzioni, probabilmente cominciando con “gli equivalenti dei metalli preziosi” come ethereum e litecoin ma alla fine espandendosi per includere i token – i “metalli industriali” dell’ecosistema digitale.

Essendo la seconda più grande criptovaluta sia per capitalizzazione di mercato sia per infrastrutture, è quasi certo che ethereum sarà la prossima criptovaluta da includere tra i derivati ​​su uno scambio regolamentato.

Cboe vincerà la corsa per elencare i futures di Ethereum – o qualcun altro?

La domanda è: quale exchange sarà il primo a listare i future ethereum? Con buona probabilità sarà Cboe.

Cboe non solo ha vinto la gara per listare il primo prodotto bitcoin sui future, ma Chris Concannon, il presidente dell’operatore di cambio, ha suggerito che Cboe desidera lanciare una famiglia di prodotti di criptovaluta man mano che il mercato matura, iniziando con bitcoin cash e i future ethereum.

Inoltre, Cboe valuta i suoi future bitcoin sulla base dei dati di Gemini, un exchange di criptovalute di New York fondato dai miliardari bitcoin Tyler e Cameron Winklevoss. Gemini supporta anche il trading di ether, quindi sembra probabile che le due società potrebbero sfruttare la loro attuale relazione per portare i future ethereum sul mercato prima della concorrenza.

Se Cboe o chi per lui vince la corsa per elencare i future ethereum una cosa è certa: il momento di Wall Street nel mondo delle criptovalute è arrivato e l’industria non sarà più la stessa.

Fonte: theamericangenius.com

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