La Banca Mondiale ha valutato quello che si ritiene essere il primo titolo blockchain pubblico al mondo, per un valore di 73 milioni di dollari, previsto per essere piazzato durante la prossima settimana.

Il titolo biennale, progettato per migliorare l’efficienza dei finanziamenti automatizzati per i paesi con estrema povertà, superando un processo di vendite di obbligazioni manuali vecchio di decenni, sarà regolato il 28 agosto dalla Commonwealth Bank of Australia (CBA).

Soprannominato Bondi (Blockchain Operated New Debt Instrument) – con un sottile cenno alla famosa spiaggia di Bondi in Australia – il bond vedrà la CBA come unico arrangiatore e avrà un rendimento del 2.251%. Il titolo è stato concepito per l’accordo “kangaroo” (obbligazioni emesse in dollari australiani da istituzioni estere) a 23 punti base sopra i tassi di riferimento australiani.

Contrariamente ad altri progetti pilota o prototipi simili alimentati da blockchain, la CBA ha insistito sul fatto che Bondi segnerà la prima occasione in cui un’emissione di obbligazioni giuridicamente valida, completamente emessa e gestita su una blockchain, raccoglierà capitali da investitori pubblici.

La Banca Mondiale emette in media tra 50 e 60 miliardi di dollari di obbligazioni all’anno per lo sviluppo sostenibile nei paesi emergenti.

Bondi sarà emesso e gestito su una blockchain privata di Ethereum governata dalla Banca Mondiale a Washington e dalla CBA, con sede a Sydney. Lo sforzo vedrà anche la Banca Mondiale utilizzare la piattaforma di cloud computing di Microsoft per gestire il titolo all’interno dello Stato. Dal canto suo, Microsoft ha già convalidato  capacità, sicurezza e portata di Ethereum per l’emissione di obbligazioni.