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Abbiamo davvero bisogno di una blockchain offline? CryptoFuse cerca di darci una rispostaTempo di lettura: 4 min.

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Un requisito necessario per il funzionameto di una blockchain è sicuramente una connessione internet. Cryprofuse propone un alternativa offline.

Da quando Bitcoin è stato sviluppato per la prima volta nel 2009, il settore dei pagamenti globali sta iniziando a cambiare. La tecnologia blockchain ha aperto la strada a sviluppi innovativi che cambieranno il modo in cui effettuiamo transazioni.

Tuttavia in questo momento, un requisito per muovere le criptovalute sta nella necessità di essere connessi per poterlo fare.

Sembra che il team di CryptoFuse si sia chiesto se fosse possibile fare in modo diverso, cercando di dare una risposta alla domanda:

Perché abbiamo bisogno di una blockchain offline?

L’idea di CryptoFuse nasce da alcune considerazioni. La possibilità di spostare criptovalute è strettamente legata alla disponibilità di una connessione internet stabile e sicura. In qualche modo quindi questo fattore rappresenta un limite alla scalabilità di questa tecnologia.

In diverse parti del mondo effettivamente avere una connessione stabile e sicura non è una cosa così scontata. Allo stato attuale delle cose, se un utente non è online non può effettuare una transazione su blockchain.

La tecnologia blockchain e le criptovalute sembrano essere in grado di fornire una soluzione che possa essere adottata dall’intera popolazione mondiale. Il che pone la domanda…perché non possiamo effettuare transazioni con la comodità della blockchain mentre siamo offline?

CryptoFuse è pronto ad affrontare questo problema con una soluzione tripla “in attesa di brevetto” che utilizza una blockchain completamente reimmaginata chiamata “ByteChain” che comprende dei “ByteBlocks” consentendo il flusso di dati e valuta sia online che offline senza rischi di duplicazione o perdita.

La soluzione Cryptofuse

CryptoFuse si approccia al tema del trasferimento di criptovalute in un modo profondamente diverso. A differenza delle criptovalute tradizionali che richiedono una connessione internet costante per il funzionamento, CryptoFuse consente alle criptovalute di essere trasferite sia online che offline.

Vista l’insolita soluzione adottata da CryptoFuse, il team ha chiarito alcuni punti che spiegano meglio come funziona una blockchain offline.

Il team ha dichiarato infatti:

CryptoFuse utilizza una soluzione chiamata “mesh networking”, che è una tecnologia originariamente progettata per l’esercito. La rete mesh consente ai nodi di connettersi direttamente e non gerarchicamente per comunicare tra loro.

Utilizzando questa tecnologia all’interno dei tre prodotti CryptoFuse, l’ecosistema è in grado di operare sia online che offline. I tre prodotti CryptoFuse, attualmente in produzione, si concentreranno su un metodo semplice per inviare e ricevere criptovalute. Oltre ad abilitare una serie di altre funzionalità.

  • ShortFuse: ShortFuse è un dispositivo progettato per funzionare senza una connessione Internet. Usando lo ShortFuse, chiunque nel mondo avrebbe la possibilità di trasferire dati avanti e indietro, senza una connessione internet.
  • QuickFuse: QuickFuse consente a ShortFuse di comunicare con altri dispositivi tramite Bluetooth e NFC. Lo scambio di valuta digitale tra dispositivi QuickFuse comporta passaggi identici o simili a quelli del dispositivo ShortFuse.
  • CryptoFuse: Il dispositivo CryptoFuse consente di caricare online i dati di ShortFuse. I dispositivi CryptoFuse possono eseguire un sistema operativo CryptoFuse. Ad esempio, un dispositivo di elaborazione o un terminale possono eseguire un sistema operativo CryptoFuse. Tra le funzionalità del sistema operativo CryptoFuse, lo schermo visualizza e riceve informazioni di accesso, informazioni sul saldo, informazioni sulla gestione dell’account e altro.

Questi tre prodotti fungeranno da portafoglio hardware per archiviare e inviare in modo sicuro le criptovalute. Infine CryptoFuse utilizzerà la propria criptovaluta, nota come CryptoBytes (CBT). Sebbene gli utenti possano memorizzare altre criptovalute come: Bitcoin, Ethereum e Litecoin, le monete CBT saranno utilizzate per le transazioni, per le quali verrà sostenuta una piccola commissione per l’utente.

Ecco uno schema che riassume il funzionamento della blockchain offline.

Il progetto che sicuramente non manca di originalità e ambizione è attualmente in fase di sviluppo.

Se desideri maggiori informazioni su CryptoFuse, controlla qui il loro sito web.

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Alessandro Di Vita

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