Chiunque si occupi di blockchain e tecnologie DLT sicuramente si sarà posto la domanda:“Ma Google su questo fronte come si sta muovendo?”
Ed ecco che la risposta arriva il giorno prima della Cloud Next 18 Conference, con l’annuncio da parte di Big G. di due importanti partnership in questo ambito.
Google è il secondo maggior investitore in ambito blockchain
La prima notizia che salta subito all’occhio è come Google si sia interessato da tempi non sospetti a questa tecnologia, infatti negli ultimi 5 anni è secondo in termini d’investimenti in blockchain solo a Sbi Asia, seguito al terzo posto da overstock.com (la fonte di questi dati è Asia Times).
Ecco quindi che nonostante Sergey Brin, co-fondatore di Google, in una conferenza dedicata alla blockchain svoltasi in Marocco qualche settimana fa avesse dichiarato che Google ormai aveva perso le possibilità di affermarsi come leader di questa tecnologia, scopriamo comunque un profondo interesse per quest’ultima che lo stesso Brin ha dichiarato essere oggetto di sviluppo del team X, reparto top secret di Google dove ricerca e sviluppo di nuove tecnologie è all’ordine del giorno.
Anche il fatto di aver vietato annunci pubblicitari legati al mondo delle criptovalute ha lasciato qualche sospetto, infatti se da un lato abbiamo visto il responsabile delle ads di Google dichiarare questo blocco è stato fatto a tutela dei consumatori in quanto le criptovalute a potrebbero causare dei danni, alcuni esperti inglesi invece dicono che si sia trattata solo di una manovra di auto-tutela interna, insomma non vogliono dare visibilità ad altre realtà.
Le due start-up partner di Google in ambito blockchain
Per entrare nel mercato Google ha scelto di collaborare con due realtà del mondo blockchain, la prima è Digital Asset.
Questa è una realtà americana che si occupa di mettere a disposizione degli sviluppatori dei servizi e prodotti proprio in ambito blockchain. Tra questi servizi offerti emerge il linguaggio DAML, acronimo di Digital Assett Modeling Language, un linguaggio che interpretato dall’ SDK di Google permetterà agli sviluppatori di creare applicazioni su blockchain in maniera molto più facile (qui il comunicato ufficiale di Digital Asset).
Attraverso di esso sarà possibile scrivere e gestire smart contract sulla nota blockchain di Ethereum.
Da parte sua Google metterà a disposizione di Digital Asset tutta la potenza e l’infrastruttura di Google Cloud.
La seconda realtà scelta del gigante americano è BlockApps.
Si tratta di una piattaforma di servizi su cui le aziende possono sviluppare le proprie app che girino su blockchain, verrà infatti aperta la piattaforma BlockApps STRATO che come detto è nativa per lo sviluppo di applicazioni Blockchain-as-a-Service (qui trovi il comunicato ufficiale di BlockApps).
Queste sono solo due delle numerose partnership che Google sta stringendo negli ultimi tempi infatti sembrano esserci dei rumors di collaborazioni anche con Cisco, Intel, SAP e molte altre, insomma aziende veramente molto grandi.
Personalmente mi aspetto grandi cose da Google in ambito blockchain e non mi stupirei se da qui a qualche anno rilasciassero anche una loro GoogleCoin con cui magari effettuare acquisti nell’ecosistema Google (da play store alle pubblicità) e con cui retribuire i vari publisher che mostrano i loro annunci sui propri siti.
Aldilà di queste mie impressioni si tratta sicuramente di una nuova e vigorosa linfa nel mondo blockchain, un segnale forte che indica che il futuro è basato su queste tecnologie che ormai non possono più essere trascurate se si parla di aziende innovative. Mi farebbe molto piacere avere una tua opinione in merito, o se hai qualcosa da aggiungere all’articolo, ti aspetto nei commenti.
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