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Perché il ban di Telegram è una buona notizia per la criptovaluta in arrivoTempo di lettura: 4 min.

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Telegram, l'app di messaggistica preferita dagli anarco-liberari del mondo della criptovaluta, è stata chiusa dal governo russo. I fan della app comunque possono dormire sonni tranquilli.

Telegram, l’app di messaggistica preferita dagli anarco-liberari del mondo della criptovaluta, alcune settimane fa è stata chiusa dal governo russo. I fan della app comunque non risentiranno di tale provvedimento.

In realtà, è un vantaggio. Dimostra che il suo fondatore, il russo Pavel Durov, che ora vive in esilio auto-imposto da qualche parte tra Dubai e un’isola caraibica, ha tenuto duro contro l’FSB russo, la più importante agenzia di intelligence che ha richiesto il rilascio delle chiavi di crittografia di Telegram alle forze dell’ordine.

“La privacy non è in vendita”,

ha detto Pavel Durov oggi sul suo canale di Telegram.

“I diritti umani non dovrebbero essere compromessi per paura o avidità”.

Durov ha dichiarato che il potere che i governi hanno sulle aziende come Telegram è basato sul denaro. Un governo può far crollare un titolo o convincere gli investitori a ritirarsi, minacciando di bloccare i flussi di entrate.

“Gli eventi attuali in Russia potrebbero rafforzare la causa per gli investimenti in Telegram”,

afferma Nolan Bauerle, direttore della ricerca di CoinDesk. Telegram sta emettendo la propria criptovaluta agli investitori accreditati. Una volta che la moneta verrà lanciata, sarà negoziabile tra gli utenti di Telegram per acquistare e vendere servizi sulla rete aperta di Telegram.

Se Telegram dovesse regalare le chiavi del suo canale di comunicazione, nel mondo della crittografia è come dare via le password del tuo conto in banca.

“Affrontare uno stato su un problema di crittografia è il tono giusto da tenere se si ha in programma di emettere la propria moneta”,

afferma Bauerle.

“Se Telegram avesse dato le chiavi alla agenzia FSB, la proposta di investimento nella loro moneta sarebbe stata notevolmente danneggiata”.

L’FSB ha chiesto a Telegram la le chiavi crittografiche per poter accedere ai telefoni sequestrati dai terroristi coinvolti in un bombardamento avvenuto a San Pietroburgo l’anno scorso.

Storicamente, la crittografia è sempre esistitva per i governi. Era principalmente un dispositivo militare ed il suo uso era tanto segreto quanto qualsiasi codice di comunicazione o tecnologia delle armi. Ora stiamo assistendo all’uso della crittografia fino all’utente privato. Questo è esattamente ciò su cui si basa tutta la rivoluzione delle criptovalute: usare la crittografia per inviare messaggi e pagare per i servizi, a volte bypassando interamente governi e grandi aziende.

La metanarrativa è che gli individui usano la crittografia, anche quando non ne sono completamente consapevoli.

Telegram ha oltre 200 milioni di utenti mensili attivi in tutto il mondo. Il 28 marzo, Telegram ha riferito che circa 700.000 nuovi utenti al giorno si sono iscritti a Telegram nell’ultima settimana di quel mese.

Telegram è tanto popolare in Russia quanto nella comunità cripto globale. Persino i dirigenti di stato russi pianificano le attività giornaliere utilizzando Telegram.

“Ci sono molti servizi di messaggistica, Telegram è molto conveniente, lo abbiamo usato per comunicare con i giornalisti”,

ha dichiarato il segretario stampa di Putin, Dmitry Peskov la scorsa settimana.

“Ma una legge è una legge, e se viene violata e non vengono prese misure, cercheremo un’alternativa”.

La domanda è se l’FSB chiederà all’alternativa di Peskov di fare la stessa cosa che hanno chiesto a Telegram. E se questa alternativa opterà per acconsentire alle autorità, la gente punterà il dito contro l’FSB come risultato?

“La libertà su Internet è più importante che mai. La Russia che blocca Telegram è un altro esempio di un attacco alle libertà fondamentali nella comunicazione privata, ma i cittadini stanno combattendo”,

afferma David Gorodyansky, fondatore e CEO di AnchorFree, una società di software che fornisce servizi virtuali.

“Le persone vogliono la loro privacy online […] e la vogliono lontano dalle grandi aziende e dai governi”,

dice Gorodyansky.

Le blockchain, come Ethereum o quella stessa che Telegram sembra voler realizzare e proporre ad un numero ristretto di investitori, è uno strumento che sposta l’ago della bilancia, dagli Stati verso la popolazione dopo decenni di abusi e invasioni da parte dei primi nella privacy di tutti i cittadini.

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Emanuele

Crypto-lover. Nerd tra i nerd. Ama analizzare numeri e grafici. Crea statistiche anche dove non necessario.
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