Grazie alla crescita nell’utilizzo di criptovalute, adesso c’è un nuovo modo di accedere al credito. Chiedere un prestito bancario rappresenta per molti un’opportunità per accedere a dei finanziamenti in tempi relativamente brevi, quando vi è una necessità. Questo processo, specie se parliamo di grandi cifre, richiede spesso informazioni dettagliate da parte dell’istituto bancario e vi sono diversi parametri da tenere in considerazione per la concessione di un prestito.
Le banche necessitano di una garanzia di solvibilità da parte del cliente per essere disposte a fargli credito ed è per questo che i tempi di attesa sono spesso lunghi e il costo delle procedure va spesso ad influenzare il tasso d’interesse. Infatti il TAEG comprenderá anche spese come: assicurazione, imposta di bollo, retribuzione dei dipendenti e molti altri costi.
Il prestito con la blockchain e criptovalute
Oggi, grazie alla tecnologia blockchain, ottenere prestiti bancari potrebbe diventare molto più semplice e alcuni istituti bancari come Credit Suisse si stanno già interessando a questo nuovo sistema di accesso al credito.
Tuttavia, è il mondo delle startup che si sta occupando attivamente di questo nuovo fenomeno. In particolare, vi è una startup chiamata SALT (Secured Automated Lending Technology) grazie alla quale l’accesso al credito avrà tempi più brevi e costi minori. Per ottenere un prestito con SALT non saranno necessari beni mobili o immobili, ma garanzie di tipo diverso, molte delle quali saranno nell’ambito di criptovalute.
Dopo avere acquistato dei token (ERC-20 compliant) saranno disponibili due modalità: con la membership base si potrà chiedere un prestito fino a 10000 dollari da restituire in periodo compreso tra i tre e i ventiquattro mesi, mentre con la membership di tipo “Enterprise” saranno a disposizione diverse valute, con cifre maggiori e tempi di pagamento negoziabili privatamente.
Come collaterale sarà richiesto un importo in Bitcoin, Ethereum e Ripple. Dobbiamo precisare che il titolare della criptovaluta, e non l’organo creditore, resterà comunque il beneficiario di eventuali aumenti nel valore della moneta.
A questo punto una piccola parte del collaterale finirà in un hot wallet, come precauzione utilizzata da SALT per via della volatilità dei cripto-mercati e il resto sarà depositato in un cold storage. Nel caso in cui il valore del collaterale dovesse andare al di sotto del valore del finanziamento a causa di un deprezzamento, ci sarà la possibilità di reintegrare il valore in collaterale o di pagare una rata aggiuntiva. Infine, tramite uno smart contract sarà possibile rientrare in possesso del collaterale una volta pagato il debito.
Il concetto
Riassumendo, la novità rappresentata dal sistema di credito di SALT, è che quest’ultima, a differenza della maggior parte delle banche, conferisce ai suoi debitori la possibilità di offrire una garanzia in criptovalute.
C’è sempre la possibilità di finanziare il proprio progetto cambiando i token in contanti, ma questo comporterebbe la chiusura dell’investimento con tutto il suo potenziale. Non dobbiamo dimenticarci che saremo sempre noi i beneficiari di eventuali aumenti nel valore della moneta.
Di: Tomshw
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Commenti
2 Responses
prestiti in cripto valute anche per protestati?
prestiti in cripto valute anche protestati senza lavoro che vogliono aprire un attivita ?