“Web decentralizzato” o “Web 3.0” sono diventate parole di moda, perché porteranno cambiamenti rivoluzionari nell’industria attuale. Ma quanti di noi conoscono veramente il Web 3.0?
Perché ci interessa il Web 3.0?
Il Web 1.0 è stata la nascita di Internet e la maggior parte degli eventi sulla rete è stata molto statica. Non c’era alcuna interattività. Le persone sono rimaste completamente anonime e la privacy è rimasta intatta perché nessuna transazione critica ha mai avuto luogo. Niente di tutto ciò che possiamo immaginare oggi.
Poi, negli anni ’90, è arrivato il Web 2.0. Il Web 2.0 ha dato origine a giganti come Alphabet, Amazon, Microsoft, ecc. C’è stata una quantità folle di interattività, ma la privacy di una persona è andata a farsi benedire. Niente è protetto e privato su Internet.
Il Web 3.0 spinge per ripristinare la privacy dell’utente fornendo a lui stesso il controllo completo sui suoi dati, garantisce la democrazia piuttosto che il monopolio di pochi giganti, ed è tutto incentrato sul decentramento piuttosto che sulla centralizzazione.
Il passaggio da Web 2.0 a Web 3.0 sarà graduale, ma il modo migliore per accelerarlo sarà portare consapevolezza tra le persone. L’utente deve rendersi conto di essere l’unico in grado di decidere cosa fare dei propri dati. Se qualcuno dovesse guadagnare dei soldi dai dati, quel qualcuno dovrebbero essere i titolari stessi. In fin dei conti, se usi il prodotto gratuitamente, il prodotto sei tu.
Ecco qui un’infografica che illustra i cambiamenti che sono già in atto verso una decentralizzazione dei servizi web:
Le funzionalità del Web 3.0
Ecco quali sono le funzionalità e i vantaggi del web 3.0:
- Nessun punto di controllo centrale: aziende come Google, Microsoft, Amazon non avranno più il controllo sui dati personali. Nessun organismo governativo sarà in grado di bloccare i siti Web e limitare i servizi, ma saranno le blockchain come Ethereum a farlo. In breve, gli intermediari sarebbero completamente fuori da questo processo.
- Proprietà dei dati: gli utenti finali riprenderanno il controllo completo dei propri dati e avranno la sicurezza della crittografia. Al momento, grandi aziende come Amazon e Facebook dispongono di enormi magazzini di dati che memorizzano informazioni del valore di miliardi di dollari per migliorare i loro servizi.
- Riduzione drastica degli hacker e delle violazioni dei dati: poiché i dati saranno decentralizzati e distribuiti, gli hacker avranno notevoli difficoltà a trovare un singolo punto di accesso nel sistema.
- Interoperabilità: le applicazioni saranno facili da personalizzare e indipendenti dal dispositivo, in grado di funzionare su smartphone, TV, automobili, forni a microonde, e via dicendo. Al momento, le applicazioni sono specifiche del sistema operativo e sono spesso limitate a un singolo sistema operativo. Ad esempio, molti portafogli di criptovalute che girano su Android non sono disponibili su iOs, causando frustrazione per gli utenti che utilizzano più dispositivi. A ciò si aggiungono le spese per gli sviluppatori incaricati di emettere più iterazioni e aggiornamenti del loro software.
Ecco uno spaccato di come le applicazioni si sono già mosse verso la decentralizzazione: - Blockchain senza autorizzazione: la ricchezza e le altre risorse digitali possono essere trasferite a livello transfrontaliero, rapidamente ed efficientemente, in qualsiasi parte del mondo.
- Servizio ininterrotto: la sospensione dell’account e il diniego di servizio distribuito si riducono drasticamente. Poiché non esiste un singolo punto di errore, l’interruzione del servizio sarà minima. I dati verranno archiviati su nodi distribuiti per garantire la ridondanza e più backup potranno prevenire il fallimento o il grippaggio del server.
Il Web 3.0 sembra essere un futuro brillante per la sicurezza dei nostri dati. Cosa ne pensi? Ti senti pronto per riprendere il pieno controllo della tua privacy?
Commenti