MelissaSweet1, una camgirl dell’Arizona, ha iniziato ad accettare le criptovalute come pagamento per le sue prestazioni erotiche via webcam già tre anni fa. Ma di solito, lei le convertiva prontamente in valute fiat. Questo fino all’anno scorso, quando ha iniziato a conservare le monete digitali in un portafoglio hardware. Piuttosto che un semplice espediente per essere pagata, le criptovalute sono diventate una parte del suo piano di pensionamento.

Come MelissaSweet1, molti altri lavoratori del sesso intervistati recentemente da CoinDesk hanno descritto cambiamenti simili nel loro uso di cripto. La tendenza parla sia del forte aumento dei prezzi delle criptovalute, che ha reso più redditizio tenere le monete piuttosto che incassarle, e un’intensificazione dello stesso problema che ha portato l’industria del sesso a ricorrere alla tecnologia blockchain in primo luogo.

Vale a dire, è ancora più difficile di quanto non fosse solo sei mesi fa per le persone in questo ambito professionale ottenere qualsiasi tipo di servizio finanziario tradizionale negli Stati Uniti. Il lavoro sessuale è considerato di rischio elevato, e un numero crescente di banche si rifiuta di accettare depositi diretti da aziende del settore.

In un ambiente del genere, i lavoratori del sesso – una vasta categoria che include non solo accompagnatori/trici, ma lavoratori come ballerini erotici, pornostar e persino professionisti della produzione cinematografica – vedono il risparmio alla vecchia maniera sempre più rischioso, perché i loro conti possono essere chiusi e i fondi congelati senza preavviso. Alcuni temono che i servizi di criptovalute centralizzati inizieranno a fare lo stesso.

Così, oltre a gestire le criptovalute ricevute dai clienti, essi stanno anche spostando offline i loro soldi digitali, da servizi di terze parti a cold storage (come le Ledger) sotto il loro controllo.

Risparmi auto-sovvenzionati

Dal momento che andare in pensione con le criptovalute significa garantirle per anni o anche decenni a venire, questi liberi professionisti spesso evangelizzano in gruppi chiusi sull’importanza del cold storage. Si tratta della pratica di conservare offline la chiave privata di un wallet, che sia su un pezzo di carta o su un dispositivo hardware.

Finché gli utenti controllano le loro chiavi private, le loro criptomonete non possono essere confiscate, un rischio che anche i lavoratori del sesso in regola devono affrontare quando tengono i soldi in banca.

Nathan Smale, direttore operativo presso la startup Intimate, afferma:

La ragione per cui la sicurezza viene presa così seriamente dall’industria per adulti è perché essi sono abituati al fatto che i loro account vengano sospesi o congelati senza preavviso dalle tradizionali istituzioni centralizzate. Hai a che fare con donne e uomini che hanno sempre dovuto assumersi la responsabilità della propria sicurezza e protezione, raramente hanno potuto contare sugli altri per un aiuto concreto. C’è da meravigliarsi che prendano il controllo dei propri fondi e li gestiscano?

Anche coloro che continuano a utilizzare servizi di terze parti regolamentati stanno iniziando a salvaguardarsi. Si teme che il governo crei norme più rigide per le transazioni di criptovalute, il che porterebbe a discriminazioni e chiusure di conti.

Il rovescio del cold storage, come sanno gli utenti esperti di criptovalute, è che la gestione delle chiavi può essere stressante. Se perdi la chiave, o dimentichi il PIN o la passphrase di recupero per un portafoglio hardware, non sarai mai in grado di accedere ai tuoi soldi.

Non finisce qui

Nonostante i rischi, sembra probabile che la tendenza dei lavoratori del sesso ad usare le cripto per risparmiare per la pensione crescerà, come conseguenza non prevista della legislazione recentemente emanata e in attesa di approvazione.

In primo luogo, c’era il pacchetto legislativo SESTA / FOSTA che è stato approvato negli Stati Uniti a marzo, che ha confuso il lavoro sessuale consensuale con il traffico di esseri umani e ha indebolito le protezioni legali per i fornitori di servizi Internet (comprese le piattaforme finanziarie online) utilizzati dai lavoratori del sesso.

Mentre le banche tradizionali e le reti di pagamento come Visa sono state inospitali per i lavoratori del sesso per almeno un decennio, queste nuove leggi hanno dato loro un motivo in più per temere per la loro reputazione se si dovessero avvicinare a quest’industria. Ora c’è un altro disegno di legge che si sta facendo strada, che potrebbe criminalizzare l’offerta di servizi bancari per “trafficanti”.

Ma ciò non vuol dire che questi utenti vogliano infrangere la legge. Infatti, mentre i detrattori possono essere rapidi nel sottolineare che il risparmio per la pensione senza un fornitore di servizi autorizzato potrebbe prestarsi all’evasione fiscale, blog e social network per i lavoratori del sesso sono pieni di liberi professionisti che condividono consigli su come presentare le tasse – incluse le imposte sui pagamenti con criptovalute.

Mike Stabile, direttore delle comunicazioni presso la Free Speech Coalition, un’organizzazione no-profit per l’industria degli adulti, afferma:

C’è un modo per dichiarare il reddito anche quando stai facendo qualcosa che potrebbe essere, in alcuni stati o luoghi, al di fuori della legge. Quelle persone, che lavorano nell’ambito sessuale pagano le tasse, hanno delle detrazioni.

In prospettiva futura, alcuni lavoratori del sesso stanno pensando ad altre potenziali applicazioni per la creazione di ricchezza per la tecnologia blockchain. Ad esempio Ginger Banks, camgirl e attrice hard, ha detto che spera un giorno di fondare il proprio studio utilizzando smart contracts per inviare royalties (rare nel settore dell’intrattenimento per adulti) direttamente ai singoli wallets per un reddito a lungo termine durante tutta la pensione.

Mi sembra di essere parte della storia se conservo queste monete per il futuro.