Con la proliferazione di risorse basate su blockchain, con l’introduzione di migliaia di nuovi token, la necessità di scambi tra controparti è aumentata in maniera significativa.
Scambiare token per motivi speculativi e di trading, conversioni in reti d’accesso tramite i loro token di utilità nativi, scambiare un cryptoasset con un altro, richiedono ecosistemi sempre più grandi.
Per sbloccare questa grande mole di capitale, si richiede non solo l’affermazione della proprietà, già ampiamente permessa dalla blockchain, ma la necessità di poter trasformare e trasferire tali risorse liberamente.
Panoramica sugli exchange
Nel panorama “exchange” possiamo trovare tre macro tipologie di servizi, vediamole insieme.
Exchange centralizzati
Si può tranquillamente affermare che i CEX hanno “preparato il terreno” al mondo del trading e dello scambio di criptovaluta, permettendo scambi più veloci e una buona esperienza di utilizzo per l’utente. Tuttavia, le grosse moli di depositi, hanno reso i server delle piattaforme sempre più vulnerabili ad attacchi.
I principali rischi legati agli exchange centralizzati sono:
- Mancanza di sicurezza: deriva dagli utenti che generalmente cedono il controllo delle loro chiavi private (fondi) ad un’entità centrale, con il rischio che gli scambi siano prede di attacchi da parte di hacker malintenzionati.
- Mancanza di trasparenza: per ritirare i propri token, gli utenti riscattano il proprio IOU con lo scambio, e ricevono i loro token all’indirizzo del proprio portafoglio. Durante tutto questo processo, vi è una mancanza di trasparenza, lo scambio potrebbe essere arrestato, l’account bloccato, l’exchange fallire. È inoltre possibile, che durante la custodia, i beni dell’utente siano prestati a terzi o bloccati a causa di interventi normativi.
Exchange decentralizzati
Nei DEX, non vi è controllo da alcun entità centrale, gli scambi sono affidati a degli smart contract e la gestione dei fondi resta in capo all’utente, attraverso la chiave privata. Ogni operazione, avviene completamente on-chain, mitigando con successo diversi rischi legati alla sicurezza.
Di contro, resistono problemi inerenti le prestazioni, attese più lunghe, dovute alla richiesta di conferme distribuite, così come costi più alti, dovuti al pagamento delle fee.
Le DEX dunque risultano essere più costose, più lente e con interfacce basiche, rendendo l’esperienza dell’utente meno gradevole rispetto agli exchange centralizzati.
Soluzioni Ibride
Una possibile compromesso, che unisca l’esigenza “trustlessness” della blockchain, con la velocità di scambio e flessibilità tipica degli scambi centralizzati, deriva da soluzioni definite “ibride”.
Queste soluzioni, risolvono i limiti di scalabilità, effettuando diverse funzioni off-chain, come ad esempio la gestione degli ordini, così da mantenere le spese di commissione il più basse possibili e garantire buone prestazioni.
Sono composti da Oracoli, che si occupano della gestione degli ordini in maniera off-chain, una volta avvenuti gli ordini, sono notificati a degli smart contract (ogni account attivo sull’exchange ne possiede uno) e da questi inviati definitivamente in blockchain.
In questo modo, si riducono le spese di commissioni, le piattaforme risultano molto più performanti, pur mantenendo elevati standard di sicurezza.
La forza dei protocolli ibridi, è data dal combinare gestione portafoglio ordini centralizzati, con moduli di gestione decentralizzati, offrendo il pieno controllo dei propri fondi, senza memorizzare le proprie chiavi private su piattaforme o server dedicati.
Loopring: DEX di seconda generazione
Il protocollo Loopring, va incontro a quel valore di assenza di fiducia, che ha reso convincente l’uso della tecnologia blockchain, così come per le criptovalute decentralizzate “i principali benefici si perdono se una terza parte fidata è ancora necessaria per evitare la doppia spesa”, così anche le attività decentralizzate e di scambio, perdono del loro valore, se sono costretti a passare per scambi fidati e centralizzati.
Loopring è un protocollo modulare per la costruzione di DEX, che può essere incrementato da criptovalute e altri scambi di risorse digitali, sostituisce i componenti di uno scambio tradizionale, con smart contract e attori decentralizzati.
Fondata nel 2014, da Daniel Wang, un personaggio con alle spalle esperienze pregresse nella gestione di exchange, Loopring consente il trading di altcoin, integrando più piattaforme dotate di smart contract all’interno di Ethereum.
Completamente decentralizzato, ingloba al suo interno diversi tipi di smart contract:
- Mix-Matched Contract: garantisce lo stato di ciascun ordine, calcolando il prezzo, volume e interazione con altri smart contract.
- Stats Contract: calcola i volumi di scambio e di prezzo tra token.
- Registration Contract: mantiene e aggiorna il servizio di scambi su loopring.
- Order Contract: funge da database per ordini e aggiornamenti.
LRC è la sigla con cui viene identificato il suo token ERC20 basato su Ethereum, con cui è possibile pagare le commissioni di transazioni all’interno dell’exchange. Ogni blockchain Loopring si integra e crea un proprio token, identificando la lettera finale, con la blockchain su cui risiede: LRC (ERC-20 su Ethereum), LRN (nep-5 su Neo) e LRQ (su QTM), questo permette di facilitare gli scambi P2P decentralizzati.
La piattaforma è in grado di ottimizzare gli ordini, gestendone più contemporaneamente, così facendo si ottiene una razionalizzazione delle risorse, ed un risparmio sulle commissioni.
Gli ordini, vengono raggruppati in contratti intelligenti e abbinati successivamente dai “minatori di ring” di Loopring. Questi, abbinano, regolano le negoziazioni, tramite gli order ring presenti nello smart contract.
I dati vengono estratti, dal maggior numero di scambi possibili, per abbinare ordini di acquisto e di vendita e consentire operazioni peer-to-peer, più veloci ed economiche.
Gli scambi non richiedono alcun deposito, consentendo di mantenere i fondi nel portafoglio dell’utente, il collegamento dell’indirizzo del portafoglio a Loopring, richiede l’utilizzo della chiave corrispondente al portafoglio privato. L’associazione dell’indirizzo alla rete, non trasferisce e gestisce fondi, ma funziona come un’interfaccia per interagire con i fondi del portafoglio.
Così facendo, gli hacker non hanno più un solo bersaglio da colpire(Exchange), ma ogni singolo portafoglio, di ogni singolo utente, rendendo gli attacchi estremamente difficoltosi.
Primo scambio ZK-Rollup su Ethereum
Il 27 febbraio 2020, Loopring ha lanciato una versione DEX unica nel suo genere, dimostrando come l’infrastruttura di base, può essere potenziata, ed utilizzata i diversi modi. Con Loopring.io, nasce un nuovo DEX su Ethereum alimentata da ZK-Rollup.
Loopring exchange è il primo scambio ZK-Rollup su mainnet Ethereum, come affermato dai costruttori del progetto:
“Il DEX è 100% non detentivo, affianca alla garanzia di sicurezza di Ethereum, ad un throughput 1000 volte maggiore e (600 volte più economico di insediamento), rispetto allo stato degli attuali DEX”.
Zk-Rollup è una soluzione di scalabilità, che usa la prova di zero conoscenza, utilizzato in sistemi crittografici incentrati sulla privacy e in molte roadmap di livello 2, in funzione del fatto che l’implementazione di queste prove, è in grado di ridurre le quantità di dati presenti in una transazione.
I gestori, trasmettono alla rete informazioni (indirizzi di rete ETH, valori, commissioni di rete e nonce), i relè, raccolgono queste informazioni, le impacchettano e le timbrano, tramite un’autenticazione crittografica, che dimostra come tutte le transazioni incluse nel pacchetto sono valide. Per il loro lavoro, guadagnano una piccola commissione rispetto al valore puntato sulla rete.
Con queste implementazioni tecnologiche, si tenta di sopperire al gravoso problema dei DEX, per cui in cambio di decentralizzazione e sicurezza, sacrificano la scalabilità.
L’attuale app web, funziona solo con MetaMask, questo rappresenta un limite al fine di un’ adozione di massa, ma l’obiettivo per il futuro è una piena integrazione tra il DEX e gli smart wallet, così da poter offrire agli utenti, una migliore esperienza con garanzie di sicurezza.
Loopring.io, non necessita di nessun processo KYC e di nessun dato personale da raccogliere, un indirizzo Ethereum è tutto quel che serve.
Loopring Pay
Loopring pay, può essere riassunto come la cripto risposta di Loopring a PayPal, basato sulla blockchain di Ethereum, con questa nuova funzione, permette oltre al trading, il trasferimento di ETH e token ERC-20. Loopring ha esteso il suo protocollo, con un relayer per supportare non solo gli scambi decentralizzati, ma anche i pagamenti. Il suo sviluppo, è nato in risposta all’aumento dei prezzi del gas e dei ritardi sulla rete di Ethereum.
Tutte le transazioni vengono eseguite tramite ZK-Rollup di Loopring, gli utenti dunque, devono essere su ZK-Rollup per ricevere ed inviare pagamenti in maniera veloce e gratuita. L’utente deve registrarsi sul sito di Loopring.io, il suo indirizzo Ethereum sarà collegato ad un account ID, all’interno della rete off-chain (Albero Merkle).
Al momento, sembra più un “trasferimento interno” sulla borsa di Loopring, ma presto si prevedono implementazioni anche con altri portafogli e API per abilitare pagamenti scalabili su Ethereum.
Queste integrazioni, potrebbero aiutare a rimuovere un certo carico dalla rete di Ethereum, le commissioni per i pagamenti su ZK-Rollup sono marginali. È previsto inoltre la costruzione di un “portafoglio intelligente” che sarà chiamato Hebao, che consentirà agli utenti, la creazione del proprio account, tramite un indirizzo mail rendendo non più necessario ricordare le chiavi private.
Conclusioni
Il problema dello scaling, è la grande sfida del momento per Ethereum, Vitalik Buterin a più battute, ha affermato che le soluzioni ci sono, e che adesso è più una questione di implementazioni.
Rollup è una di queste, descritta come una soluzione di scaling, che mantiene i dati delle informazioni in forma compressa on-chain, ma gli elabora fuori catena. Una zk-SNARK, per cui una esegue i calcoli, genera la prova ed altri la verificano, otteniamo così la ZK-Rollup.
Tra i progetti a lungo termine, c’è il lavoro di Ethereum 2.0, che comincia con la fase 0 quest’anno e proseguirà almeno per i prossimi due anni. Con l’implementazione della Proof of Stake e l’introduzione dello sharding, Ethereum si prenderà il titolo di innovatore globale della blockchain, rendendola utilizzabile e applicabile in qualsiasi settore, scalando il mercato in tempi record.
Commenti
2 Responses
Ciao Raffaele,
ottimo articolo. Ho provato diversi DEX e ti volevo segnalare dex.blue perché è l’unico che dà l’opporunità di inserire ordini stop-loss e pegged. Inoltre ti dà anche la possibilità di creare credenziali associate all’address del tuo wallet per poter operare un po’ come le API dei CEX e anche da smartphone (questo perché metamask mobile non è supportato da blu.dex come da loopring).
Sarebbe interessante avere un tuo parere anche su questo exchange.
P.s.: poi ci sarebbe synthetix che è interessante solo per il fatto che se uno vuole rimanere fuori per una parte fuori dalle crypto in un periodo di dollaro debole, ti dà la possibilità di rimanere con sEUR (syntetix euro). Se il dollaro non fosse in una fase di forte debolezza è chiaro che il DAI sarebbe perfetto.
Ciao Angelo, qualsiasi sforzo verso la decentralizzazione è un bene per la comunità e per il suo sviluppo, fai bene ad incentivarla.
Da quello che hai scritto, sicuramente è un DEX che offre ottimi strumenti per applicare correttamente il proprio piano di “crytpo management”.
Darò un’occhiata in maniera più approfondita.
Grazie per la costanza con cui ci segui e per i tuoi interessanti spunti.