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Porsche utilizzerà Ethereum per le automobili del futuroTempo di lettura: 3 min.

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Sembra proprio che anche una firma come Porsche sia sbarcata nell'universo blockchain con una chicca davvero interessante che in molti forse avevano solo immaginato.

Sembra proprio che anche una firma come Porsche sia sbarcata nell’universo blockchain con una chicca davvero interessante che in molti forse avevano solo immaginato.

Stando ad un video pubblicato dalla nota casa automobilistica, grazie ad una partnership con Xain una startup vincitrice di un Porsche Innovation Contest, utilizzando gli smart contract sarà possibile aprire e chiudere un’automobile in circa 1,6 secondi.

Il tutto verrà reso possibile dalla rete Ethereum sui quali saranno installati gli smart contract che si occuperanno di gestire l’automazione.

“L’auto diventa parte della blockchain, rendendo possibile una connessione offline diretta, ovvero senza deviazione attraverso un server”,

afferma Porche in una dichiarazione prima di aggiungere:

“Impiegnado solo 1,6 secondi, il processo di apertura e chiusura della vettura tramite un’app è fino a sei volte più veloce di qualsiasi precedente applicazione. Inoltre, il tutto è garantito dalla crittografia. “

Utilizzando gli smart contract, le applicazioni di terze parti possono essere integrate con facilità senza necessità di ulteriore hardware. Secondo Porsche sarà quindi possibile garantire l’accesso temporaneo all’automobile ad esempio per la consegna di un pacco da parte di un corriere.

Possibili sviluppi

La società ha testato un’applicazione per bloccare e sbloccare un veicolo, per le autorizzazioni di accesso temporaneo e per le registrazioni di dati crittografati.

Oltre alla semplice funzione di apertura e chiusura dell’automobile, Porsche ha fornito anche alcuni esempi di diverse applicazioni che la tecnologia blockchain potrebbe permettere.

Visto che i dati da elaborare vengono crittografati localmente in una blockchain distribuita, con un database di questo tipo il futuro della guida autonoma vedrà migliorate le funzioni attualmente disponibili.

Difatti, i dati locali possono essere utilizzati per ottenere funzioni di apprendimento regionali, che possono essere condivisi in sicurezza con altri veicoli. Il cliente può utilizzare i dati della rete, proteggendo la propria privacy ad esempio.

In un video vengono mostrati altri casi d’uso, come ad esempio la possibilità che le auto possano comunicare tra loro tramite contratti intelligenti o il collegamento in modo sicuro e stazioni di ricarica bloccate.

La strada intrapresa da Porsche è un chiaro segnale che l’industria automobilistica ora sembra aver iniziato a sentirsi a proprio agio con questa nuova tecnologia, esplorando così la sua implementazione all’interno delle auto e forse con altri metodi di trasporto, così da testare quali benefici possono offrire i veicoli dotati di smart contract a servizi e individui.

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Alessandro Di Vita

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