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Come scegliere le criptovalute su cui investire?Tempo di lettura: 7 min.

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Scopri subito come scegliere le criptovalute su cui investire. Consigli utili per fare una selezione ed una scrematura nel mare magnum delle criptovalute

Nel mare magnum del mondo delle criptovalute riuscire a districarsi tra di esse e scegliere con rigore di logica i progetti dove andare ad investire sta diventando sempre più difficoltoso, viste le oltre 1500 criptovalute in circolazione.

In particolar modo chi si affaccia per la prima volta a questo mondo può rimanere spaesato ed infatti con l’articolo di oggi vediamo dei consigli utili su come scegliere le criptovalte su cui investire.

I.C.O. o criptovaluta avviata

La prima domanda sorge spontanea: ci troviamo davanti ad un’offerta iniziale o si tratta di un progetto avviato da tempo?

Entrambi i casi hanno dei vantaggi e degli svantaggi per quanto riguarda la I.C.O. si avrà la possibilità di acquistare i token ad un prezzo sicuramente molto vantaggioso, di contro significherà riporre massima fiducia nel progetto senza avere alcuno storico o feedback su cui fare riferimento.

Al contrario investire in una valuta avviata ci permetterà di avere dei dati su cui fare analisi tecnica/fondamentale il tutto probabilmente a dei prezzi meno convenienti rispetto alla I.C.O, tutto sommato entrando in un mercato già attivo potremmo definire dei livelli di entrata con take profit e stop loss che riducano al minimo il nostro rischio.

La visione d’insieme del progetto

Aldilà del fatto se si tratti di una ICO o se la criptovaluta è già avviata, dobbiamo dire che una criptovaluta fine a sé stessa non avrebbe senso di esistere, infatti bisogna sempre considerare una criptovaluta come la risultante di un progetto.

La domanda che da il titolo a questo articolo quindi diventa: come posso valutare al meglio un progetto legato ad una criptovaluta?

Partendo dal presupposto che esistono diversi tipi di risposte, la logica con cui agisco personalmente è molto semplice, mi collego sul motore di ricerca numero 1 al mondo, Google, ed inizio a fare delle ricerche sul progetto e di solito il primo luogo dove mi imbatto è il sito istituzionale.

La prima cosa che cerco, sembrerà strano, sono i contatti.

Se non ci sono la cosa mi preoccupa e mina seriamente il mio interesse nei confronti del progetto. se invece ci sono invio una mail e li metto alla prova, ponendo anche semplici domande banali, ottenere una risposta in tempistiche accettabili è sicuramente un punto a favore.

Il cuore di ogni criptovaluta: il white paper

Superato il primo step dei contatti, subito dopo cerco il white paper.

Solitamente lo troviamo ben in evidenza sul sito e non ci dovrebbe essere alcun problema nel reperirlo, si tratta di testi molto lunghi, con aspetti tecnici, che possono essere difficili da comprendere a chi non mastica d’informatica e programmazione ma tramite di esso si riesce a rispondere ad una serie di domande fondamentali che dobbiamo sempre porci quando decidiamo di investire su un progetto come:

  • Che tipo di problematica va a risolvere?
  • Che soluzioni offre al mercato?
  • Qual’è l’innovazione che porta questo progetto nella società?
  • Si tratta di un progetto decentralizzato o meno?
  • La criptovaluta sarà minabile o no?
  • E’ basata su blockchain?
  • A quanto ammonta la capitalizzazione di mercato?
  • Quali sono le modalità di assegnazione dei token?
  • Ci sono stati investitori di tipo istituzionale nella fase pre-ICO?

Insomma attraverso il whitepaper potremmo rispondere a diverse domande cruciali ed iniziare a dirottare la nostra decisione.

L’importanza della roadmap

Fatti i primi passi se valutiamo che il progetto sia interessante sotto il punto di vista degli obbiettivi allora il secondo step con cui procedo è quello di controllare la roadmap, ovvero la “mappa di viaggio” di come gli sviluppatori hanno pensato di far evolvere il progetto.

Solitamente troviamo una serie di task in una timeline divisa per trimestri (Q1,Q2,Q3,Q4) o in quelle più certosine per mesi.

Se il progetto è avviato verificare che la roadmap venga sviluppata nel rispetto delle tempistiche predefinite è sinonimo di affidabilità di quest’ultimo, insomma con molte probabilità non ci troviamo davanti ad una fuffacoin che dura il tempo di una ICO, al contrario se la roadmap è stata abbandonata allora non investirci e dirottare altrove il capitale è sicuramente la cosa migliore.

Da chi è formato il team di sviluppo

Dopo aver controllato whitepaper e roadmap, il terzo componente è senza ombra di dubbio il team di sviluppo. Capire chi sono le persone che hanno dato vita al progetto è sicuramente un must perchè è proprio a loro che stiamo dando i nostri soldi.

In tal senso basta collegarsi al social network per i professionisti più usato sul web, ovvero Linkedin e cercare i nomi dei vari membri del team partendo sicuramente da chi è capitanare l’impresa ovvero il C.E.O..

Capire che tipo di rapporti ha questa persona con il mondo, se è un imprenditore, se è solo un tecnico, se le sue competenze sono trasversali è sicuramente un valore aggiunto che ci permetterà di scegliere con più cura.

Se per quanto riguarda il C.E.O. non emerge nessun account social, la cosa non è delle migliori.

Cosa si dice in rete

Terminati i nostri controlli sugli aspetti più interni del progetto andiamo anche a dare un occhio all’esterno, quindi torniamo sul nostro amato Google ed iniziamo a cercare opinioni sul progetto, articoli blog, pagine Facebook, gruppi Telegram, video su Youtube ed ogni tipo di canale utile per poter rafforzare al meglio la nostra decisione.

Questo tipo di ricerche ci permettono di trovare spunti ed informazioni che magari ci sono sfuggite e che potrebbero far ribaltare completamente la nostra decisione.

Un parametro che personalmente valuto molto è il livello delle community che ruotano intorno ad una cripto, se si tratta di community attive e numerose a mio avviso significa che il progetto è seguito e quindi ci sono persone che investono su di esso ed in un certo qual modo lo diffondono anche.

Su quali exchange possiamo reperire la criptovaluta

Se la nostra scelta a seguito di tutti i precedenti controlli risulta essere positiva ci troveremo davanti alla domanda: dove posso acquistare questa criptovaluta?

La reperibilità della cripto è un parametro che non può essere tralasciato infatti se la cripto in questione è quotata su exchange di alto livello allora la sua compra-vendita sarà sicuramente molto facile al contrario se dobbiamo districarci all’interno di exchange di basso profilo nonostante l’esito positivo dei precedenti punti esorterei dell’acquisto in quanto gli exchange sono comunque delle “entità” che, per quanto mi riguarda, devono dimostrare una solida sicurezza.

Direi che per questo articolo è tutto spero di averti dato validi spunti su come scegliere le criptovalute su cui investire e ricorda se vuoi investire in un progetto ormai solido da anni, l’antagonista del Bitcoin, ovvero Ethereum non puoi perderti tutte le guide ed il materiale gratuito che ti guiderà passo passo per iniziare ad investire.

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Daniele Della Corte

Daniele Della Corte

Nasco come programmatore, per poi passare al marketing e alla SEO. Amo gestire e coordinare progetti online e seguire da vicino l'innovazioni tecnologiche. Da qualche anno sto focalizzando le energie sul progetto Ethereum.
Daniele Della Corte

Daniele Della Corte

Nasco come programmatore, per poi passare al marketing e alla SEO. Amo gestire e coordinare progetti online e seguire da vicino l'innovazioni tecnologiche. Da qualche anno sto focalizzando le energie sul progetto Ethereum.

Commenti

9 risposte

  1. In questo articolo ho trovato ottimi spunti su come approcciare le ICO e sulle valutazioni preliminari da fare per capire se il progetto può essere fondato e merita la mia attenzione.

    Molte grazie

  2. Ottima analisi Daniele, hai impostato dei parametri di controllo e selezione molto più efficaci di molti altri che si spacciano per esperti del settore… Complimenti.

  3. Ottimi spunti di riflessione, a cui aggiungerei l’importanza della capitalizzazione delle I.C.O, le modalità di assegnazione dei token, la presenza o meno di investitori istituzionale nella fase pre-ico. Non trascurabile nemmeno la destinazione di eventuali token invenduti.

    1. Ciao Stefano,

      grazie mille per il tuo contributo. Mi trovi assolutamente d’accordo riguardo tutto quello che hai citato. Sono tutte domande che una persona dovrebbe porsi quando analizza il white paper e che integrerò subito all’interno dell’articolo.

      Continua a seguirci e grazie ancora per la partecipazione, lo scambio di opinioni e conoscenza, porta sempre al miglioramento 😉

      1. Grazie a te per la qualità degli articoli che permettono al lettone di orientarsi meglio nel variegato e affascinante mondo della moneta digitale. Il lavoro che fate è essenziale per favorire la conoscenza e iniziare i nuovi ad un corretto e proficuo approccio delle crypto valute.

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