Il mondo delle criptovalute riserva sicuramente diverse opportunità dal punto di vista dei servizi che stanno pian piano nascendo o dalle opportunità di profitto derivanti dalle forti oscillazioni del mercato, dalle numerose ICO legate alla creazione di nuovi progetti e certe volte da un metodo utilizzato da chi crea una nuova criptovaluta: l’airdrop.
Il lancio di una criptovaluta
Solitamente quando viene lanciato un progetto con la criptovaluta annessa, il lancio viene suddiviso in varie fasi.
Le criptovalute esistenti la momento sono più di 1500. Quando una società realizza quindi un progetto e crea una criptovaluta, ha la necessità di emergere in mezzo a una giungla di progetti.
La strategia di lancio di un progetto comprende di solito la creazione di un sito web, la pubblicazione di una roadmap e spesso ma non sempre la stesura di un whitepaper in cui vengono descritti tutti gli aspetti del progetto.
A volte ma non sempre viene programmato anche un cosidetto Airdorp, tramite il quale vengono letteralmente regalati dei token. I creatori della nuova criptovaluta impostano quindi dei criteri per la selezione dei wallet o degli account di un determinato exchange che avranno diritto alla ricezione dei token gratuiti.
Dinamica di un airdrop
Per capire meglio come funziona un airdrop possiamo fare un esempio pratico su una ICO.
- Si comincia con una prima fase di Airdrop, che dura ad esempio 2 settimane con 50mln di token regalati.
- Segue una seconda fase di un mese che si chiama Presale dove in questo caso i token (1.5mln) vengono venduti con uno sconto del 50%.
- Poi c’è l’ultima fase che dura un mese dove comincia la vera e propria Ico dove i token ( 1.000mln) vengono venduti con uno sconto del 20/30%.
L’airdrop si colloca quasi sempre quindi ancor prima che la ICO vera e propria abbia inizio.
Perché avvengono gli Airdrop?
Cosa spinge i creatori di una criptovaluta a regalare preziosi token a perfetti sconosciuti?
Una delle basi del marketing consiste nel creare consapevolezza dell’esistenza di un prodotto in un potenziale acquirente. E’ proprio questo lo scopo di un Airdrop.
I token vengono regalati per fare notizia e far si che la gente venga a conoscenza del progetto. Inoltre mettendo in circolazione una buona quantità di token si cerca di creare una minima base di volume sugli exchange così da dare il via alla danza delle fluttuazioni di mercato.
Come sapere quando avvengono gli Airdrop
Esistono diversi modi per tenersi aggiornati sulla programmazione di nuovi Airdrop. Ci sono ad esempio siti come Icodrops, Airdropalert e AirdropNotify che forniscono informazioni su nuovi Airdrop in arrivo, con i requisiti per avere diritto alla ricezione dei token. Inoltre è possibile visualizzare il calendario degli Airdrop in arrivo, quelli in scadenza e quelli già chiusi.
Ovviamente l’utilizzo dei canali social è anche un ottimo mezzo per tenersi aggiornati su nuovi Airdrop. Resta da considerare comunque che spesso un Airdrop viene annunciato a sorpresa o si viene messi al corrente dopo che è avvenuto e una volta fatto login su un exchange si ritrova una piccola sorpresa.
Essendo una strategia di marketing la dinamica di rilascio dei token per quanto concerne a tempi e requisiti è a piena discrezione del team di sviluppo del progetto, quindi il miglior modo per tenersi aggiornati è tenere le antenne tese e utilizzare più mezzi possibili a nostra disposizione come i motori di ricerca, i canali social e i nostri contatti.
Non è tutto oro quello che luccica
Per finire, che non vuol dire che si tratta di un argomento meno importante, bisogna stare in guardia dai falsi Airdrop. Perché se c’è chi fa una ICO per finanziare un progetto, esiste anche chi fa leva su questi meccanismi per finanziarsi e basta.
Facciamo un esempio per capire al volo come potrebbe funzionare un falso Airdrop.
Poniamo caso che tramite un canale social arriva la notizia che è stato rilasciato un Airdrop di un token X e, una volta letta la notizia, il malcapitato scopre di avere i requisiti giusti e dovrebbe quindi aver ricevuto i token. Con molto entusiasmo fa login sul suo exchange di fiducia e trova effettivamente l’accredito di un tot di token sul saldo.
Chi cade in questi meccanismi spesso ignora che una volta immesso il nome del token su google, si finisce per cliccare su un sito fuffa, messo in piedi appositamente, che in qualche modo cercherà di chiederci informazioni sensibili come una chiave privata o quant’altro allo scopo di fregarci (leggi qui per saperne di più).
Il consiglio quindi è quello di verificare sempre tramite i canali social, i forum o i siti di riferimento se il progetto è effettivamente avviato e se il team può fornire una reputazione comprovata, altrimenti si rischia di finire sotto un bombardamento piuttosto che un semplice Airdrop.
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