Abbiamo già parlato più volte di identità digitale all’interno del nostro blog e si tratta di tema molto sentito, dove c’è chi si schiera a favore e chi meno (ad esempio per la mancanza di diritto all’oblio essendo la blockchain immutabile).

Oggi dunque voglio approfondire questo argomento andando a vedere come si può associare un identità digitale ad un address ethereum o di altre criptovalute, il tutto senza entrare in tecnicismi ma semplicemente offrendo una panoramica generale di come e perchè utilizzare questo tipo di scelta.

Perchè associare un address ad un’identità digitale?

Se la prima domanda che ti stai ponendo è perchè dovresti rendere pubblica la proprietà di un tuo address ethereum manifestando e salvando su blockchain tali informazioni le risposte possono essere più di una, le quattro principali che ho identificato sono:

• Per motivi fiscali, se vuoi dunque attestare di avere determinati possedimenti in criptovalute e dimostrare che quel determinato address fa riferimento a te.
• Per motivi tecnico/logistici, ad esempio se stai partecipando ad un airdrop di token gratuiti dove però si vuole bloccare o comunque limitare l’uso di bot.
• Per motivi umanitari, avevamo visto nell’articolo dedicato ai flussi clandestini come la blockchain ed un identità digitale registrata su di essa sia già una realtà operativa.
• Per motivi sociali, come ad esempio la possibilità di votare su blockchain di cui abbiamo parlato più volte.

Ovviamente le ragioni per cui una persona dovrebbe compiere questo tipo di operazione possono essere molte altre.

Come associare un address ad un’identità digitale?

L’associazione di un address ad un identità digitale avviene in maniera molto semplice, ovvero firmando una transazione in maniera univoca, cosa significa?

Quando effettuiamo una transazione su blockchain abbiamo la possibilità di inserire una firma, ovvero un messaggio all’interno di quest’ultima, in questo modo possiamo attestare che l’address XYZ è di nostra proprietà, la nota dolente è che quindi chiunque interrogherà quella transazione potrà sapere i nostri movimenti ed i nostri possedimenti in cripto.

Tutto sommato questo non significa fare una transazione e scrivere all’interno della firma:”Proprietà di Tizio”, per dire che appartenga a quella persona ma deve esserci un ulteriore verifica, mi spiego meglio con un esempio basato su un servizio reale e funzionante.

Associare il nostro account Twitter ad un address di criptovalute

Prendiamo il servizio https://tweedentity.com/ questo ci permette di associare un address ethereum ad un account Twitter, quello che fa è molto semplice:

1. Come primo step estrapola l’ID di riferimento del profilo Twitter, l’ID è una chiave univoca dunque ogni profilo ne ha uno unico.
2. Subito dopo prende questo ID e lo usa per firmare una transazione su blockchain
3. Il terzo step è quello di pubblicare sul profilo Twitter una stringa ovviamente univoca ed relativa a tale associazione.
4. Infine lo smart contract vede che i due combaciano e registra tutto sulla blockchain di Ethereum.

Essendo richiesto del gas per le transazioni ed una piccolissima fee di un quarto di dollaro per effettuare alcune operazioni, questo tipo di meccanismo sfavorisce l’uso di bot per airdrop gratuiti di token, infatti sappiamo che quando vengono distribuiti gratuitamente dei token è possibile creare dei bot in grado di richiedere quest’ultimi su più address differenti, se però è richiesta la verifica degli address andiamo in qualche modo a marginare questo potenziale problema.

Come sempre se hai domande o vuoi aggiungere qualcosa all’articolo ti aspetto nei commenti!